” Anche al Vomero, quartiere collinare del capoluogo partenopeo, torna l’incubo dei cumuli d’immondizia “. A segnalare il mancato prelievo dei rifiuti solidi urbani in alcune zone è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari.
” Si stanno ripetendo situazioni che speravamo fossero solo un ricordo, le quali creano notevoli disagi anche di natura psicologica oltre che visiva e olfattiva – afferma Capodanno -. Pensavamo che quest’incubo legato alla presenza di cumuli d’immondizia fosse finalmente finito, invece prendiamo atto di quello che purtroppo oggi si palesa sotto gli occhi di tutti “.
“ Stamani si è solo potuto prendere atto che, a ragione del mancato prelievo, di nuovo i rifiuti erano presenti in diverse strade anche con diversi bidoncini per la raccolta differenziata non svuotati – puntualizza Capodanno -. Interessate, tra le altre, nel quartiere collinare, piazza Quattro giornate, via Paisiello e piazza degli Artisti, con rifiuti solidi urbani che hanno invaso ancora la sede stradale. Diversi anche i rifiuti ingombranti non prelevati, tra i quali spiccava anche un materasso abbandonato ”.
“ Ce da augurarsi che si tratti di una situazione provvisoria, per quanto allarmante, pure in considerazione dei picchi di temperatura che si registrano in questi giorni, con conseguenze immaginabili, e che, a breve, tutta l’area interessata venga ripulita e igienizzata – conclude Capodanno -. Peraltro il permanere di questo stato di cose potrebbe generare ripercussioni sulle condizioni già precarie del complessivo assetto igienico-sanitario. Al riguardo non va dimenticato che, negli anni scorsi, situazioni analoghe hanno comportato anche numerose segnalazioni per la presenza di blatte e topi “.
“ Intanto – sottolinea Capodanno – permangono, tra la rabbia e le giuste proteste dei residenti, anche i problemi generati da una vera e propria invasione delle “cimici del platano”, una tingide il cui nome scientifico è Corythucha ciliata, che, oltre che sulle foglie, vive anche sotto la corteccia dei platani, proliferando con un ritmo di 200 uova per ciascuna femmina e per un ciclo di 45 giorni. Per questo non appare possibile combattere il fenomeno con i normali pesticidi, peraltro dannosi anche per l’uomo. La presenza di questo parassita è evidenziata dalla caratteristica colorazione delle foglie, che, una volta attaccate, sono afflitte da una forte declorofillizzazione, tendendo a cadere prematuramente ” .