Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte lavora al discorso programmatico in vista dell’appuntamento per la fiducia alle Camere. Domani a Montecitorio e martedì al Senato.
Tutti lo aspettano al varco. Tutti vogliono sentire cosa dirà Giuseppe Conte nel discorso con cui chiederà domani la fiducia alle Camere. Quelli dell’alleanza giallo-rossa vogliono capire come scioglierà i contrasti che già scuotono il governo, gli altri, gongolanti, dove troverà i soldi che avrebbero dovuto trovare loro per tenere in piedi la baracca dei conti pubblici.
Tra i dossier più caldi in primis quello della manovra con il presidente degli industriali Boccia che ha fatto un appello a evitare di fare ulteriore deficit.
Tra i nodi da sciogliere anche quello dell’Autonomia con il braccio di ferro con le regioni. Fontana non intende rinunciare alla competenza che ha chiesto su sanità e scuola. Anzi, se non dovesse arrivare ha annunciato che la Lombardia approverà una legge sulla scuola. “Sull’autonomia – ha detto in mattinata il ministro Francesco Boccia – non possiamo permetterci compromessi al ribasso o peggio ancora sbagliati quando si parla di scuola, perché è il cardine della società di oggi e merita di essere al centro delle politiche pubbliche, senza diventare ostaggio di una nuova propaganda politica”.
Domani la Lega sarà in piazza contro il nuovo governo insieme a Fratelli d’Italia mentre in mattinata si riuniranno i vertici di Forza Italia.