“Quest’anno sarà una Pontida super, forse la più partecipata di sempre”, assicura o almeno spera Alessandro Panza, responsabile organizzativo della Lega. Sul pratone – un terreno di proprietà del vecchio Carroccio – quest’anno ci saranno solo i manifestanti: i grandi gazebo che stavano alla destra del palco verranno spostati sulla strada (“Abbiamo bisogno di spazio, l’ho detto…”, ragiona Panza). Come da tradizione sin dai tempi di Umberto Bossi striscione e scaletta degli interventi vengono decisi dal grande capo a ridosso dell’evento, ma comunque lo slogan del raduno di domani sarà “La forza di essere liberi!”, gigantografia stampata su un fondale del palco di 18 metri per 10. Mentre il vocalist della giornata è quello delle grandi occasioni di sempre, il deputato ed ex ultras dell’Atalanta Daniele Belotti.
Intanto però la giornata odierna, quella preparatoria e di solito dedicata ai giovani padani (oggi semplicemente “giovani leghisti”) fa già discutere per le parole durissime del 31enne deputato veneto Vito Comencini: “Questo presidente della Repubblica, lo posso dire? Mi fa schifo. Mi fa schifo chi non tiene conto del voto del 34 per cento degli italiani”. Dichiarazioni che si configurano come vilipendio del Capo dello Stato. Il congresso dell’organizzazione giovanile ha visto l’addio al comando di Andrea Crippa, ormai catapultato nel mondo dei grandi in piena regola con i galloni di vicesegretario federale, oltre ad essere parlamentare. Al suo posto verrà nominato Luca Toccalini, 29 anni, parlamentare lombardo come Crippa e milanese come Salvini, nonché ex dirigente degli universitari padani.