di Antonio Marciano
A proposito della mancata nomina di sottosegretari campani del PD, due brevi considerazioni. La prima (addirittura banale): era evidente che la nomina di 4 Ministri campani avrebbe pesato nella distribuzione degli incarichi successivi. La seconda: leggo che si attribuiscono responsabilità all’assenza di luoghi di confronto e di direzione politica del partito locale. Vero. E dov’è la novità rispetto al recente passato? Se il problema era la doverosa condivisione di una posizione del partito campano là si poteva sollecitare anche pubblicamente. La verità è che tutti quelli che legittimamente pensavano di poter diventare sottosegretari hanno cercato, secondo il solito copione, sponde romane dentro le rispettive componenti nazionali o con l’aiuto di “sani” rapporti trasversali. Poi è andata come è andata. Ecco anche di questo dovremmo discutere per provare a cambiare seriamente. Ora però ci tocca soprattutto una fatica ed una responsabilità in più: il governo del Paese ed i bisogni degli italiani.
Il resto rischia di diventare un frastuono fastidioso.