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Il miglior vino autunnale sotto i 20 euro secondo il New York Times

Ogni tanto un bicchiere di vino può produrre effetti positivi sulla salute del cuore. È stato dimostrato che gli antiossidanti presenti nel vino rosso (i flavonoidi e il resveratrolo) aumentano i livelli di colesterolo HDL (il colesterolo “buono”), riducono la formazione di coaguli di sangue, abbassano i livelli di colesterolo LDL (il colesterolo “cattivo”) e diminuiscono la pressione sanguigna. Diversi studi prospettici suggeriscono che un consumo leggero o moderato dell’alcol può ridurre il rischio della malattia coronarica del 40-70%%. In ogni caso, è meglio se avviene in maniera occasionale e moderata. Infatti, se le quantità sono eccessive, i danni superano i benefici, quindi ricorda di non esagerare.  Maggiore piacere si ha quando si ha la possibilità di gustare un buon vino ad un prezzo modico. Difatti, vari studi sftano il mito che per bere bene si deve per forza ricorrere a cifre astronomiche.

A sfatare il mito che il valore di un’etichetta sia necessariamente vincolato dal rispettivo prezzo ci ha pensato Eric Asimov, critico del New York Times. Il giornalista ha classificato 20 bottiglie, da vitigni internazionali a uvaggi meno conosciuti al grande pubblico, ma che nulla hanno da invidiare ai colleghi più blasonati e prodotti con metodi tradizionali su piccola scala.

Uno di questi è sicuramente il  Tiberio Trebbiano d’Abruzzo 2018.  I bianchi fatti con il Trebbiano, secondo il critico, solitamente sono troppo diretti e noiosi. Niente a che vedere con quello di Tiberio del 2018. Diverso dal solito grazie a quelle note aromatiche intense. Da scoprire sorso dopo sorso, anche nella stagione più fredda. Sfatando il mito che vuole i bianchi solo con i primi caldi stagionali.

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