Sette formazioni in sette partite. Sembra il titolo di un film ma è il Napoli di Ancelotti. Turnover per vocazione L’allenatore utilizza i cambi per preservare i suoi giocatori e tenere unito il gruppo, lo fa in modo sistematico in ogni singola partita. Llorente o Milik? Lozano o Mertens? Di Lorenzo o Malcuit? Una sfila di dubbi che si ripetono in ogni giornata, tra Serie A e Champions. Il Napoli ha usato 7 formazioni diverse, e contro il Genk (seconda giornata di Champions) toccherà all’ottava: spazio a Lozano-Milik davanti stavolta, con il rientro di Koulibaly in difesa. Tra i pali ecco Meret. Tutti vengono alternati, anche perché dal mercato sono arrivati giocatori di qualità che hanno subito lasciato il segno: Di Lorenzo è già una realtà, Llorente ha segnato 3 reti in 4 partite stagionali, Elmas ha discrete capacità tecniche. Manca ancora Lozano, ma Ancelotti è convinto delle sue qualità. La partita tra Genk e Napoli si giocherà mercoledì 2 ottobre alle 18.55 alla Luminus Arena. Sarà valida per la seconda giornata del gruppo E, comandato al momento dagli azzurri a pari punti con il Salisburgo a quota 3 punti.
Questa sarà la prima sfida in assoluto in competizioni UEFA tra Genk e Napoli. La squadra belga ha vinto le ultime due partite contro un’italiana, battendo il Sassuolo nella fase a gironi dell’Europa League 2016/2017. Gli azzurri non hanno mai sfidato un club belga in Champions League, le sei sfide giocate in passato riguardavano altre competizioni: il Napoli ne ha vinte tre, con un pareggio e due sconfitte.
Una curiosità particolare, riguardo al mach di domani pomeriggio è che il Napoli non ha mai vinto nelle ultime sei trasferte giocate in Champions League nella fase a gironi, in questa striscia di partite sono arrivati due pareggi e quattro sconfitte. L’ultimo successo lontano dal San Paolo risale al dicembre del 2016, quando gli azzurri vinsero in casa del Benfica ottenendo la qualificazione agli ottavi di finale (arrivò poi l’eliminazione dopo la doppia sfida con il Real Madrid). Il Genk, invece, non ha mai vinto in casa in Champions League (cinque pareggi e una sconfitta). Soltanto il Maribor, con nove gare casalinghe senza vittoria, è riuscito a fare peggio. In generale non è arrivata mai una vittoria nelle 13 disputate in Champions League: solo il Floriana (squadra di Malta) e gli irlandesi dello Shamrock Rovers hanno fatto peggio con 14. La squadra belga, inoltre ha perso per 6-2 all’esordio contro il Salisburgo: il record negativo di gol subiti nelle prime due gare della fase a gironi di Champions League è di 10 ed è stato stabilito dal Celtic nella stagione 2016/2017. Tra l’altro il Genk è l’ottava squadra a subire sei gol nella prima partita, soltanto due delle precedenti sette sono riuscite a qualificarsi: il Bayer Leverkusen nel 2002/2003 e il Galatasaray nel 2013/2014. Il Napoli, invece, ha vinto 2-0 con il Liverpool all’esordio e punta a vincere anche la seconda gara: gli azzurri solo una volta sono riusciti a vincere le prime due partite, con Sarri nella stagione 2016/2017. Dries Mertens ha preso parte attiva a 18 gol in 27 presenze con il Napoli in Champions League, otto in più a qualsiasi altro compagno di squadra. Fernando Llorente, invece, ha segnato 8 gol in Champions League con quattro squadre diverse (3 con la Juve e con il Tottenham, 1 con Siviglia e Napoli). Solo Robben (7) e Schurrle (6) hanno avuto bisogno di meno gol per raggiungere questo traguardo.
Il Napoli, come detto, ha vinto all’esordio in Champions League, battendo per 2-0 il Liverpool con le reti di Mertens e Llorente. Gli azzurri sono reduci da una vittoria in campionato, 2-1 con il Brescia per riscattare la precedente sconfitta con il Cagliari. La squadra di Ancelotti è al momento quarta in Serie A, dietro Inter, Juventus e Atalanta. Il Genk, invece, è al settimo posto della Jupiler Pro League con 13 punti. La squadra belga, nell’ultima gara di campionato, si è fatta rimontare tre gol dal St. Truiden, subendo anche una forte contestazione dai propri tifosi.