Chi ti ama, le tue debolezze le abbraccia e le protegge. Non le usa per farti del male. Meghan Markle lo sa bene e ne ha avuto ennesima testimonianza dal suo bel principe. Infatti, Harry ha detto basta. È stufo di vedere e leggere gli attacchi strumentali che la stampa inglese continua imperterrita a rivolgere alla moglie Meghan Markle. E senza paura ha rotto gli indugi. Pubblicando sul sito dei Duchi di Sussex una nota dove annuncia di aver denunciato il Mail on Sunday e il media partner Associated Newspapers. « Sono stato un testimone silenzioso della sua sofferenza in privato troppo a lungo. Stare in disparte e non fare niente andrebbe contro a tutto ciò in cui crediamo», scrive Harry. «Il loro è bullismo».
«Sfortunatamente mia moglie mia moglie è diventata una delle ultime vittime dei tabloid britannici, che si lanciano in campagne contro i gli individui senza pensare alle conseguenze – una campagna senza scrupoli che ha avuto un’escalation nell’ultimo anno, durante tutta la sua gravidanza e mentre accudiva nostro figlio appena nato», scrive il principe Harry. «C’è un costo umano a questa inarrestabile propaganda, soprattutto quando è consapevolmente falsa e maliziosa, e sebbene abbiamo continuato a fare finta di nulla, non so dove iniziare a descrive quanto sia stata dolorosa. Finora non siamo stati in grado di correggere le continue falsità – cosa di cui alcuni rappresentanti dei media erano consapevoli e l’hanno sfruttata quotidianamente, a volte ora dopo ora. Per questo motivo abbiamo deciso di intraprendere un’azione legale». È la seconda volta che il principe Harry si muove pubblicamente per difendere la moglie. La prima volta era successo quando erano solo due ragazzi che si frequentavano da qualche mese. Allora il futuro Duca di Sussex si era arrabbiato non solo con la stampa, ma con il mondo della Rete in generale per gli attacchi di razzismo a cui era sottoposta Meghan Markle, dopo che la loro storia era diventata di dominio pubblico. Mai prima d’ora, però, era stato così arrabbiato.
Perché è questo il sentimento che prevale nelle parole del nipote di Elisabetta II. Rabbia e frustrazione. Che sono arrivate a un punto di non ritorno. Il comunicato del Duca di Sussex è ben particolareggiato e puntuale nel descrivere una situazione che stava per loro diventando insostenibile. Non lascia nulla al caso. «Gli articoli positivi delle ultime settimane di quegli stessi tabloid mostrano il doppio standard usato da questi media che quasi quotidianamente negli ultimi nove mesi l’hanno denigrata», si legge in un altro passaggio. «Lei è la stessa donna che era un anno fa al nostro matrimonio, come è la stessa donna che avete visto in questo viaggio in Africa. Per questi tabloid questo è un gioco, che non noi non abbiamo mai voluto giocare fin dall’inizio. Sono stato un testimone silenzioso della sua sofferenza in privato troppo a lungo. Stare in disparte e non fare niente andrebbe contro a tutto ciò in cui crediamo».
Gli strali del principe sono diretti contro il Mail con Sunday e il suo media partner Associated Newspapers. La loro colpa, spiegano sia Harry sia, più in dettaglio, l’avvocato dei Duchi, è stata aver pubblicato degli stralci di una lettera che Meghan Markle ha inviato al padre. E secondo la legge inglese Data Protection Act del 2018, che disciplina l’uso delle informazioni private e i diritti di copyright, questo non si può fare. Anche perché, prosegue Harry, si tratta di stralci alterati ad arte per mettere in cattiva luce la moglie. E viste le polemiche degli ultimi mesi legate all’uso dei soldi pubblici inglesi per la loro casa e le loro vacanze, la chiosa dell’avvocato è doverosa. «I costi della denuncia sono sostenuti privatamente dal Duca e dalla Duchessa di Sussex. In caso di risarcimento, la somma sarà donata a una charity anti bullismo».
Ma è il paragrafo finale che dà il colpo di grazia. Perché Harry, per la prima volta, cita espressamente sua madre, Lady Diana. «Anche se questa non è la mossa più prudente, è quella giusta. Perché la mia più grande paura è che la storia si ripeta. Ho visto cosa succede quando qualcuno che amo viene mercificato fino al punto in cui non viene più trattato o visto come una persona reale. Ho perso mia madre e adesso guardo mia moglie cadere vittima delle stesse potenti forze».
Le parole del principe Harry, che chiude la nota ringraziando il sostegno della gente «perché può non sembrare, ma ne abbiamo davvero bisogno», sono destinate a far discutere. Sia perché notoriamente la Casa Reale inglese è sempre stata molto cauta nell’esternare dei sentimenti. Sia perché sono un atto d’accusa senza precedenti.
Perché in fondo è di becero bullismo che Harry accusa i giornali. «Si arriva a un punto in cui bisogna scendere in campo contro questo comportamento, perché distrugge le persone, distrugge le loro vite. Detto chiaramente, questo è bullismo, che spaventa e silenzia la gente. Sappiamo tutti che non è accettabile, in qualsiasi caso. Non vogliamo e non crediamo in un mondo dove non si risponde di queste azioni». In fondo, ogni donna, vorrebbe un “Harry” che la proteggesse da ogni cosa. Perchè, si sa, ogni persona cerca qualcuno che li difenda, diventando rifugio, perché proteggere è il sinonimo che più si avvicina al verbo amare.