Claudio Marchisio ha detto basta col calcio giocato. A 33 anni l’ex centrocampista della Juventus ha ufficializzato il suo ritiro convocando una conferenza stampa all’Allianz Stadium: “Volevo fare questo annuncio a casa mia, dove ho vissuto momenti indimenticabili”. Una decisione sofferta: “Ho ricevuto offerte ma non riuscivo più a dare quello che volevo e dovevo rispettare me stesso”. Il rimpianto più grande: “La Champions con la Juve”.
“Se non si può dare il massimo in campo è giusto lasciare”. Con questo pensiero Marchisio ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato: “Questa estate sono stati mesi difficili, cercavo di riprendermi e volevo fare cose che il corpo non riusciva più a fare. Non è importante l’età, conta quello che senti dentro. Negli ultimi mesi sono arrivate offerte importanti, ma se avessi accettato non avrei avuto rispetto di me stesso perché sapevo che non avrei potuto dare tutto. Per questo sono arrivato a questa decisione, ho vinto moltissimo coi miei compagni e queste emozioni mi rimarranno sempre”.
Ora per l’ex centrocampista inizierà una nuova fase della carriera, ma ancora le idee non sono chiare: “Prenderò del tempo per me per capire in cosa posso essere utile nel mondo del calcio, non mi precludo nulla che sia fare l’allenatore o il dirigente. Negli ultimi anni ho portato avanti attività extra calcio, ma non so cosa farò”.
Tanti sono stati i trionfi, soprattutto in bianconero, ma non mancano i rimpianti per Marchisio: “Il più grande sicuramente è non essere riuscito a vincere la Champions con la Juventus. Potessi tornare indietro rigiocherei una parte della finale di Berlino persa contro il Barcellona per cambiare le cose. Anche non aver vinto l’Europeo con l’Italia è un grosso rimpianto”. Un sogno partito da lontano: “Ero l’unico veramente felice nell’anno della Serie B della Juventus perché stavo prendendo il treno, indossavo la maglia della Juve e stavo coronando il mio sogno”.
Due i gol ricordati con piacere dallo stesso Marchisio: “Il primo contro l’Inter, non in questo stadio perché è stato stupendo e importante. E poi il primo con la Juve in questo stadio dove è nato questo ciclo vincente”. In giro però per l’ex centrocampista ci sono giocatori che fanno ben sperare: “Il calcio italiano sta cambiando, ci sono sempre più giovani che hanno possibilità di giocare in grandi club. Lo stiamo vedendo con Sensi e Barella nell’Inter. E’ importante lavorare nei settori giovanili”.
Infine sull’imminente Inter-Juventus e sulla lotta scudetto: “I nerazzurri stanno facendo bene con Conte, per vedere la sua impronta basta vedere i volti dei giocatori che sono gli stessi dell’anno scorso ma hanno un altro spirito. Da fuori mi auguro in una lotta per il titolo più aperta, ma è presto”.