Dal palco di piazza San Giovanni, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha affermato “siamo qui per dire no al governo delle tasse, delle manette, della burocrazia, del giustizialismo fuori controllo. Siamo qui per mandare a casa un governo non eletto dagli italiani”. E gli esponenti di Casapound hanno più volte applaudito l’intervento dell’ex premier.
Uno dei leader di Casapound, Simone Di Stefano, in particolare ha applaudito con convinzione quando Berlusconi ha sostenuto che in Italia c’è “una quinta sinistra che governa, quella giudiziaria”. Agli applausi si sono aggiunte anche risate quando Berlusconi ha sottolineato: “Non temo niente con i miei otto processi”.
Duro l’intervento della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che ha attaccato Beppe Grillo. “Grillo è passato dal Vaffaday contro il Pd, al Vaffaday contro chi non governa con loro” ha detto e la piazza risponde con un coro: “Grillo, grillo, vaffanculo”.
Il capo della Lega, Matteo Salvini ha aperto il suo intervento ascoltando le parole di Oriana Fallaci e l’inno di Mameli. “Altro che estremismo, uomini normali, popolo contro elite, piazza contro Palazzo. Siamo 200mila, e duecentomila grazie”. Poi aggiunge: “Sono stufo che valga più la parola di uno stupratore di quella di un poliziotto. Ho piena fiducia nella magistratura” ma questo ultimo passaggio è stato interrotto dalla folla della Piazza con sonoro “buuu” di disapprovazione.
“Sorrido quando sento Beppe Grillo che vorrebbe togliere il voto agli anziani…Oggi tocca a loro, poi lo faremo con i disabili” ha proseguito Salvini. E la folla, come ha fatto con Meloni, ha ripetuto “Grillo, Grillo, vaffanculo”. E Salvini, ironico,: “A lui piace…”
“Questa non è una piazza di estremisti – ha ribadito – ma di italiani orgogliosi di essere italiani. Italiani, su la testa le vinciamo tutte e nove, e li mandiamo a casa e al governo ci torna chi ha dimostrato di sapere governare”. Così Matteo Salvini dal palco di piazza San Giovanni a Roma dopo aver citato una per una le regioni che andranno al voto a breve. Sulla questione dei migranti ha sottolineato: “Al governo abbiamo gente con le mani sporche di sangue”.
Agli estremi del palco i gazebo di FI e Lega per la raccolta delle firme contro la sindaca di Roma, Virginia Raggi. In attesa dell’arrivo dei tre leader, dai maxischermi vengono diffuse immagini con gli interventi di Paolo Gentiloni, Matteo Renzi e Giuseppe Conte e Luigi Di Maio sonoramente fischiati dalla piazza, che intona anche cori al grido di “elezioni, elezioni” e “buffone, buffone”. Il leader del M5s commenta a distanza: “Il centrodestra in piazza protesta contro il carcere ai grandi evasori perché non hanno né la forza né il coraggio di contrastarli”.