Qui ed ora

PITTELLA PRENDE LA TESSERA DEL PARTITO RADICALE E LO MOTIVA

In queste ore ho aderito all’appello lanciato dai Radicali lucani a dare sostegno alle battaglie di alternativa dei radicali italiani. E per questo ho preso volentieri la loro tessera, non essendo nè il primo nè l’ultimo nella grande storia del movimento che prende la doppia tessera, restando iscritto al partito di provenienza, nel mio caso il PD.
Ho sentito, come propugnava il filosofo liberal socialista Guido Calogero, il richiamo dei valori di quei superstiti fedeli che ancora tengono viva l’ispirazione antifascista, anticlericale e libertario-socialista che Ernesto Rossi ereditò dal suo maestro Gaetano Salvemini e che Marco Pannella ha eretto a ispirazione di vita, anzi facendo persino il suo corpo segno di quella cultura e di quelle aspirazioni.
Difendere il laicismo e i diritti dell’uomo cittadino, la libertà di autodeterminarsi in materia di biotestamento, di etica sessuale, di costume sociale, promuovere i principi di una giustizia giusta, dando piena attuazione ai valori di garanzia individuale che hanno informato la nostra Costituzione, sostenere l’umanità del recupero dei detenuti e una condizione carceraria civile, togliere alle mafie gli affari delle scelte proibizioniste sulle droghe sono solo alcuni dei cardini cui oriento la mia vita politica e istituzionale da sempre.
E sono i caratteri distintivi delle vittorie e delle sconfitte dei radicali nella politica paludata e compromissoria del nostro Paese.
Penso che su tanti temi, la lezione radicale possa innervare la coscienza e l’azione dei democratici italiani. Ed è con questo auspicio che aderisco e lotto con i compagni del movimento, a cominciare da Maurizio Bolognetti il cui coraggio civile lo ha reso protagonista di mille battaglie per l’affermazione dei valori radicali e libertari.
E nei prossimi tre anni di mandato senatoriale, proverò anche in Parlamento a testimoniare questi valori e questa identità.

 

Gianni Pittella, deputato PD

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