Cultura

«VivaRaiPlay!»: che cosa aspettarci dal nuovo show 2.0 di Fiorello

Dove c’è Fiorello c’è sempre qualcosa di nuovo che bolle in pentola. Questa volta lo showman si lancia su RaiPlay, la piattaforma streaming della Rai. Per rinnovarla, e per avvicinare il pubblico della tv generalista al digitale. VivaRaiPlay!, questo il titolo del programma, è il primo prodotto originale del servizio e si potrà vedere dal 4 all’8 novembre in chiaro dopo il Tg su Raiuno (per 15 minuti) e dal 13 novembre solo sull’app RaiPlay ogni mercoledì, giovedì e venerdì, sempre alle 20.30 (la durata sarà di 50 minuti) fino al 20 dicembre. Rai Radio2 nel weekend proporrà Il meglio di VivaRaiPlay!.

«Sarebbe stato molto più facile mettere in piedi un varietà di quattro puntate per Raiuno, come ho già fatto», dichiara lo showman dei record da via Asiago dove andrà in onda il suo varietà 2.0, «però non mi piace arenarmi sullo stesso show, ho sempre cambiato format e reti: non riesco a fare come molti colleghi che per anni conducono lo stesso programma». Il suo desiderio di avventurarsi su nuovi percorsi televisivi è direttamente proporzionale all’ansia da prestazione: «In queste settimane vorrei essere da tutt’altra parte», sorride.

In che cosa consiste questa nuova sfida? «Sarà come il gelato, mescolerò molte gusti: dalle imitazioni ai monologhi, dalle interviste agli interventi canori e in mezzo ci saranno gli stacchetti del corpo di ballo che ho scoperto a Italia’s Got Talent». Sono gli Urban Theory. Da sballo. Ci saranno anche i Gemelli di Guidonia, che avevamo conosciuto a Edicola Fiore, il 19enne Luciano Spinelli che ha più di 7 milioni di follower sulla piattaforma social TikTok e l’autore di canzoni Danti.

Ovviamente non mancheranno gli ospiti. Si parla di Jovanotti, «insieme andremo a Sanremo», rivela Fiorello, «io ci sarò perché con Amadeus abbiamo fatto una scommessa 35 anni fa. E Ama», come lo chiama il mattatore vicino ai 60 anni (a maggio 2020 ndr), «mi verrà a trovare a VivaRaiplay!». Si vocifera anche di un possibile Dopofestival sulla nuova piattaforma digitale: «Sarebbe una bella idea», afferma il conduttore. Fabrizio Salini, AD di Rai, interviene: «Ci stiamo lavorando. Vedremo». E Salini potrebbe essere un altro ospite del primo show della piattaforma digitale: «Vorrei anche chiamare qualche politico», dichiara ai giornalisti Fiorello, mentre osserva la reazione dell’AD, «sarebbe divertente intervistare a modo mio Di Maio o Salvini. Non verranno mai, ma ci voglio provare».

RaiPlay con Fiorello si trasformerà in un canale OTT puro, amplierà la sua offerta di contenuti in replica e originali tra film, serie tv, documentari, cofanetti con programmi tratti dall’archivio delle Teche Rai, sport, e cartoni animati. Come dice Fiorello: «Siamo a un punto di svolta, un po’ come è capitato quando la tv è passata dal bianco e nero al colore».

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