Ieri, Gianna Nannini è tornata con “La differenza“, un disco “old school” nato in una stanzetta presa in affitto a Londra e registrato in presa diretta nel profondo sud degli Stati Uniti. “E’ nato un anno fa grazie all’incidente al ginocchio. Cantando seduta mi sono data una calmata (ride ndr.) e questo mi ha permesso di avvicinarmi anche tecnicamente al blues, che faceva parte di me”, ha spiegato presentando il disco (su vinile) alla stampa.
Dieci tracce in cui Gianna racconta la sua visione dell’amore e della società di oggi “attraversando le mie emozioni, senza farmi trascinare dalle mode ‘sociali’ del momento. Parla d’amore ma non solo. Racconta anche delle differenze che incontri quando ti relazioni con gli altri, dei rapporti tossici tra le persone”, specifica. “Dopo la caduta del muro di Berlino sono stati eretti altri muri mentali. Il primo muro da abbattere è il pregiudizio, perché nelle relazioni umane sono le differenze che stimolano il confronto. La convivenza non è mai facile ma si devono rispettare le opinioni diverse”.
L’IDEA: “Il disco è partito dal Myface Studio, una stanza presa in affitto in Gloucester Road (che è anche il titolo di una traccia) a Londra, dove sono passati tanti grandi musicisti. Avevo bisogno di un rifugio che fosse tutto mio. Mi sono chiusa con Gino Pacifico e sono nate le canzoni attraverso le jam session: se sentivamo il brivido andavamo avanti, altrimenti le scartavo”.
Con solo un indirizzo in tasca è partita alla volta di Nashville per registrare il disco alla vecchia maniera: “Dopo vent’anni di musica europea ero pronta per l’America e loro erano pronti per me. Ho ripreso il viaggio che avevo lasciato in sospeso con ‘California’, mi sono immersa nel rock e nel blues di Nashville. Abbiamo registrato in presa diretta, come si faceva una volta. E’ stato un miracolo, anche grazie ai musicisti che ho trovato lì. Mi sono subito sentita a mio agio; La mia dimensione è il palco e suonare tutti insieme in una stanza è stato sicuramente un vantaggio per me”. L’unico collaborazione del disco è con Coez, a cui ha affidato la risposta in “Motivo”. “Coez è uno che fa la differenza. L’ho chiamato e ci siamo incontrati a Londra. E’ nata da subito una bella intesa personale, lui entra dentro a quello che fa con il cuore. Non è il tipo a cui puoi dire ‘fai questo’. Ha sentito il verso cantato da me e mi ha risposto. Devo dire che l’intuito per i talenti non mi manca” ha scherzato la Nannini, ricordano di come lanciò Jovanotti nel 1993 con “Radio baccano”,
Della nuova generazione non è l’unico che sta tenendo d’occhio. “Mi piacciono molto Salmo e Massimo pericolo”, ha ammesso. “La nuova scena rap è molto interessante, perché ha riportato al centro la parola senza tralasciare la propria identità sonora”.