“Personalizzare il dibattito sul capo politico non fa bene al Movimento e distrae l’esecutivo da cose ben più importanti. Penso all’Ilva e al tavolo per le riforme. Se ci sono ambizioni di leadership alternative che si palesino, altrimenti inutile starne a parlare. Altro discorso, invece, per quanto riguarda il dibattito interno, che credo sia una risorsa imprescindibile per una comunità politica che deve decidere il proprio orizzonte, culturale e programmatico”. Così Flora FRATE, deputata M5S. “Etichettare questa legittima discussione, fisiologicamente inarrestabile, come una rottura di scatole, parafrasando Beppe Grillo, mi pare assai ingeneroso – aggiunge – Il voto in Emilia non è elemosina elettorale, ma un primo determinante appuntamento per una forza politica che, proprio come dice il garante, in questi dieci anni ha vissuto mutamenti radicali”. “Stare fuori dall’ambizione di concorrere alla guida della Regione Emilia è una scelta che reputo sbagliata e minoritaria, che ci consegna alla testimonianza. Su questi argomenti si deve continuare a discutere. Se qualcuno prova fastidio, pazienza. È la democrazia, bellezza. Anzi, auspicherei un ruolo sempre più determinante del gruppo parlamentare. Anche con funzione deliberativa vincolante”, conclude la deputata M5S.