Fondamentali sono state le accuse mosse da Mariano Torre e Carlo Lo Russo, da tempo collaboratori di giustizia, per arrestare l’ultimo assassino di Genny Cesarano.
L’uomo, Gianluca Annunziata, già in carcere, era stato condannato in via non definitiva per estorsione aggravata dal metodo mafioso, come associato al clan Lo Russo, e di recente è stato raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare per l’omicidio di Vincenzo Priore, ucciso nel novembre 2012 nella Masseria Cardone. Il Tribunale di Napoli, alla luce delle dichiarazioni dei due collaboratori di giustizia ha emesso un’altra ordinanza restrittiva nei suoi confronti.
Carlo Lo Russo, capo clan che “regnava” nella zona di Miano, è stato il mandante dell’omicidio; Mariano Torre, suo fedelissimo collaboratore, è stato l’esecutore di tale gesto e del tentato omicidio di altri 4 ragazzi insieme a Cutarelli Luigi, Perfetto Ciro, Buono Antonio e Gianluca Annunziata.
Il 6 settembre 2015 il commando fece fuoco in piazza San Vincenzo alla Sanità contro un gruppo di ragazzi, ferendo mortalmente il 17enne innocente Gennaro Cesarano. I ragazzi, tutti innocenti, si trovarono coinvolti in una guerra di camorra tra il clan Lo Russo e quello Esposito-Genidoni del Rione Sanità.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno finalmente consentito di arrestare tutti i responsabili di questo omicidio.