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Omicidio Sacchi, si lavora all’ipotesi di un “finanziatore” che fornì i soldi per la droga

Potrebbe esserci una terza persona, un finanziatore che ha fornito a Giovanni Princi e Anastasia i 70mila euro per l’acquisto di 15 kg di droga. Ne sono convinti i pm della Procura di Roma che indagano sul contesto in cui si è consumato l’omicidio di Luca Sacchi. I magistrati lo scrivono nella richiesta delle 5 misure cautelari. E su questo potrebbero concentrarsi ora le indagini sull’omicidio avvenuto a Roma durante una compravendita di droga.

Sacchi, le persone coinvolte a vario titolo nellʼomicidio

“Da dove venisse, poi, il denaro, se raccolto dai giovani – scrivono i pm – o proveniente da un finanziatore che li aveva assoldati (come più probabile), non si può affermare con certezza”. Princi comunque “non è alla prima esperienza”. Per gli inquirenti inoltre “è inserito stabilmente in contesti criminali, in passato aveva concluso altri acquisti – si legge nella richiesta della Procura – si da essere definibile cliente degli spacciatori indagati, preserva le sue relazioni criminali non offrendo alcun contributo alle indagini benché l’ucciso fosse un suo amico dai tempi del liceo”.

 

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