I giornalisti di Condé Nast si oppongono alla decisione dell’azienda di cessare dopo 27 anni la pubblicazione di Glamour in Italia, che provoca l’esubero di 9 colleghe su 10.
Nonostante i ripetuti allarmi lanciati dal corpo redazionale sull’impoverimento degli staff e, in contemporanea, su carichi di lavoro divenuti insostenibili anche a fronte dei tagli e delle uscite degli ultimi anni, l’azienda rifiuta di ricollocare sia le colleghe di Glamour sia tre colleghe in cassa integrazione fino a febbraio 2020.
Tutto questo mentre, per far fronte alle pubblicazioni, all’aggiornamento dei siti, alla mole sempre crescente di allegati ed eventi, l’azienda ricorre a risorse esterne. Dimostrando di fatto che il lavoro in Condé Nast non manca.
I giornalisti di Condé Nast non si rassegnano a una strategia di continui tagli che negli anni hanno dimezzato gli organici nelle redazioni, e chiedono la ricollocazione immediata delle colleghe.
L’assemblea, che aveva già proclamato lo stato di agitazione, consegna al Cdr un pacchetto di 5 giorni di sciopero, il primo dei quali è proclamato per giovedì 28 novembre. In aggiunta verrà attuato anche un blocco degli straordinari.
I giornalisti, infine, chiedono all’azienda di incontrare quanto prima il Cdr e le rappresentanze sindacali dell’Associazione lombarda dei giornalisti e della Federazione nazionale della stampa italiana per trovare una soluzione che tuteli le colleghe.