A gennaio verrà fatta una verifica sulla tenuta del governo. Lo ha garantito Giuseppe Conte, ma solo “dopo l’approvazione della legge di Bilancio“. Dopodiché, ha aggiunto il premier, “chiederò alle forze politiche di condividere un percorso anche sul piano del crono programma fino al 2023 e delle priorità che andremo a realizzare. Il Paese chiede chiarezza, non possiamo proseguire con dichiarazioni o differenti sensibilità“.
Di fatto una verifica nella maggioranza a gennaio sul contratto di governo era stata fissata già il 23 novembre, quando Beppe Grillo aveva incontrato il leader M5s Luigi Di Maio per fare il punto sulla situazione politica. Dal premier Conte, intanto, è arrivato anche un endorsement alle sardine. “Vedo tanta voglia di partecipazione, tanti giovani. E’ una cosa bellissima”, ha detto il premier, parlando con un gruppo di cittadini che lo ha avvicinato all’uscita da una caffetteria nel centro di Roma, dopo un convegno dell’Eni sull’energia.
Zingaretti:“Chiudiamo bene la Manovra economica. Poi, con il presidente Conte, lavoriamo ad una nuova agenda 2020 per riaccendere i motori dell’economia, per creare lavoro, per sostenere la rivoluzione verde, per rilanciare gli investimenti, per semplificare lo Stato, per sostenere la rivoluzione digitale, per le infrastrutture utili, per investire su scuola, università e sapere. Alleanza vuol dire condivisione e avere a cuore gli interessi dell’Italia”, ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
Bettini (Pd): “A gennaio avremo una verifica di governo”, ha confermato Goffredo Bettini, esponente del Partito democratico. “Conte si presenterà con una sua agenda e terrà conto anche delle cose successe. Discuteremo un programma che o si approva o non si approva. Non possiamo stare sospesi ogni giorno alle dichiarazioni di Di Maio o a quelle di Renzi che prima vuole il maggioritario poi il proporzionale, prima dice che si deve eleggere il Presidente della Repubblica, poi che si può andare anche a votare subito. Questo non va bene”, ha sottolineato.