Morto a Napoli, a 88 anni, Gianni de Bury, guida di generazioni di reporter napoletani che divideva la sua passione per fotografia con l’amore per la radio e libri di cucina.
Noto a tutto il mondo del giornalismo campano, Gianni de Bury fu uomo macchina del Napoli campione di Ferlaino e Maradona curando in particolare il rapporto della società con fotoreporter accreditati. Fu tra i fondatori dell’ Associazione Italiana Reporter Fotografi. ”Un ‘genio’ dai mille interessi – ricorda Ciro Fusco, portavoce dei fotoreporter napoletani – un grande organizzatore che ha avuto come ragione di vita la passione fotografia e la tutela professionale dei reporter”.
Con i suoi figli ha aperto e gestito per anni ‘Tuttazzurro’ agenzia per la vendita dei biglietti del Calcio Napoli, con l’obiettivo anche di contrastare il fenomeno del bagarinaggio. Fu tra i protagonisti dell’avvento delle radio libere in Italia conducendo programmi di successo su Radio Antenna Capri: in “Adda passà a nuttata” i radioascoltatori furono chiamati per la prima volta ad intervenire in diretta ed il programma di cucina ‘Frijenno magnann’ divenuto poi un successo editoriale. I funerali si terranno domani, martedì 17 dicembre, alle ore 16, nella chiesa di Santa Maria di Piedigrotta.