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I PRETI SPOSATI ITALIANI RESPINGONO L’INTERVENTO DI RATZINGER SUL CELIBATO: “FRANCESCO NON FARTI INTIMIDIRE”

In merito alle polemiche sui preti sposati sollevate dal Papa emerito, Benedetto XVI, e sull’apertura del celibato dell’ultimo Sinodo sull’Amazzonia, che si era espresso favorevolmente, c’è una dichiarazione congiunta di Rosario Mocciaro, Presidente Vocatio, e di Samuele Ciambriello, del Direttivo Nazionale Vocatio.

Il Movimento dei preti sposati italiani ‘Vocatio’ ritiene che il papa emerito, Benedetto XVI, sia intervenuto a gamba tesa con il chiaro intento di contrastare l’attuazione di una “proposta” del Sinodo Amazzonico che prevede la possibile ordinazione al presbiterato di diaconi sposati. L’intervento di Ratzinger costituisce una aperta interferenza e una pressione su Papa Francesco per tentare di impedirgli la possibile attuazione di quel “consiglio” del Sinodo celebrato in ottobre. Le dichiarazioni sottoscritte dal papa emerito contrastano del resto apertamente con la stessa prassi della Chiesa Cattolica dove esistono già molti preti sposati non soltanto nelle comunità cattoliche di rito orientale, ma anche nelle stesse comunità cattoliche di rito latino (vedi in proposito i tanti Pastori Protestanti convertiti al cattolicesimo ai quali è stato concesso di esercitare il Ministero religioso da sposati.

Rosario Mocciaro e Samuele Ciambriello, nel concludere, delineano una delle finalità del movimento Vocatio.

Il nostro Movimento, da sempre impegnato perché anche nella chiesa cattolica di rito latino sia ammesso il celibato opzionale dei preti, aveva salutato con favore l’apertura, per quanto timida e limitata a casi rari per comunità remote dell’Amazzonia, versi i presbiteri uxorati. E mantiene salda la speranza che il Papa regnante non si farà intimidire dal colpo di mano del suo predecessore, sapendo che il Magistero non è un monolite immutabile ma un organismo che cresce e si sviluppa. Sollevare domande, talvolta, è quasi più importante che dare risposte”.

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