Approfondimenti

Musica e il resto scompare. Anche la 70ma edizione del Festival della Canzone, parla al cuore con canzoni dolci e romantiche, ma dai ritmi scatenati.

Di tutte le arti, la musica è l’unica capace di scatenare emozioni profonde e contrastanti: gioia, commozione, serenità, malinconia, voglia di muoversi.  La Musica è la melodia che accompagna con ogni sua nota ogni singolo passo della nostra vita. E’ un distacco da tutte le pressioni della vita, un momento in cui puoi immergerti nel “tuo mondo” e riflettere sulle sensazioni provate.  Credo che capiti a tutti di cantare nella doccia o fingere di essere un cantante davanti lo specchio. La musica per natura fa parte dell’uomo. La natura stessa ha una musica, i suoni del mare sono diversi da quelli della foresta.

La storia della musica è molto complessa. La musicologia nacque come disciplina vera e propria solo nel 1750. I Greci assocciavano la parola musica a tutte le arti delle Muse, quindi a qualcosa di perfetto. Durante l’epoca medioevale con la diffusione del cristianesimo assunse importanza il canto. In seguito nacque la necessità di “annotare” testi scritti per aiutare i cantori ad eseguire nella stessa maniera le musiche. Si ebbere quindi le prime notazioni da cui deriva la parola nota.

In Italia il luogo più innamorato della musica è Sanremo, che ospita il Festival della Canzone fin dal 1951. Al suo nascere, nel dopo guerra venne definito “la grande evasione”: la colonna sonora di un’Italia canterina che si affacciava alla modernità, con il sole in fronte e la voglia di fischiettare. Dalla prima edizione ha fatto molta strada, cambiato location, pubblico e soprattutto format. Fino a diventare un prodotto commerciale da migliaia di euro amato, odiato e sempre discusso. Eppure in origine nessuno lo prese davvero sul serio.

La prima edizione si tenne nel Salone delle feste del Casinò Municipale di Sanremo: il pubblico era seduto intorno a tavolini da vecchio café chantant e mentre i cantanti si esibivano, loro cenavano, tra l’andirivieni dei camerieri. A vincere la gara di allora fu Nilla Pizzi, che stracciò tutti con la canzone Grazie dei fiori. Sarà sempre lei, negli anni successivi, a far cantare gli italiani con Vola colomba, a fare una criptica critica sociale con Papaveri e papere – in cui alcuni videro una satira contro i potenti democristiani – e a inneggiare alla speranza con Una donna prega. Da quel 1951 strada ne è stata fatta, fino ad arrivare alla Settantesima edizione.

Grandi ascolti per questo Sanremo 2020,  Amedeus è riuscito a evitare la noia nonostante la durata.  Il conduttore ha avuto la meglio. Chi pensava che sarebbe rimasto schiacciato da Fiorello si è dovuto ricredere. Chi temeva che non avrebbe retto la mastodontica kermesse e che l’avrebbe anestetizzata per portarla nelle sue corde di conduttore “normale”, dovrebbe cambiare idea. “Il suo Festival” sta funzionando bene. Le serate sono state è ricche, varie, colorate, con qualche inevitabile difetto, ma con alcune punte, di serietà e di arte, davvero notevoli.  La terza puntata del Festival è stata vista da 9.8 milioni e il 54,5% di share. La prima parte dalle 21.23 alle 23.47 ha ottenuto 13.533.000 telespettatori con il 53,62%, la seconda parte dalle 23.51 alle 2 ha conquistato 5.636.000 con il 57,17%. Numeri clamorosi che confermano la tendenza record di questa edizione. Questo risultato è il migliore dal 1997, edizione condotta da Mike Bongiorno e Piero Chiambretti e vinta dai Jalisse, che registrò uno share medio del 55,55% con 13 milioni 977mila spettatori.

Dopo aver riposato nella serata dedicata alle cover, questa sera tornano sul palco i quattro semifinalisti, protagonisti di due sfide a coppia, con i vincitori che si ritroveranno faccia a faccia in finale. Spazio in seguito ai 24 Big in gara, che torneranno a proporre le loro canzoni dopo la serata cover. In questo quarto appuntamento esprimerà il proprio giudizio la sala stampa, che avrà dunque modo di dire la sua dopo la giuria demoscopica e l’orchestra

Amadeus condurrà la quarta serata del Festival di Sanremo 2020 affiancato da due co-conduttrici, come ormai consuetudine. Si tratta di Antonella Clerici e Francesca Sofia Novello. Non mancheranno inoltre Fiorello e Tiziano Ferro, presenze fisse sul palco dell’Ariston.

Per quanto riguarda gli ospiti invece si registra una certa varietà generazionale. Dopo Lewis Capaldi, spazio a un’altra artista di fama internazionale: Dua Lipa. Salirà sul palco dell’Ariston anche Ghali. Entrambi rappresentano le nuove generazioni, proponendo generi differenti. Non si può guardare al futuro però senza ben conoscere il proprio passato. Amadeus avrà dunque modo di presentare anche Gianna Nannini e Johnny Dorelli nel corso della quarta serata.

E anche se è convinzione diffusa che a seguire il Festival sia un pubblico “tradizionale”, magari anche un po’ avanti con gli anni, quest’anno Sanremo fa registrare grandi numeri anche sul digitale e sui social network, con 2 milioni e mezzo di interazioni in ogni serata su Facebook, Instagram & C. e quasi mezzo milione di spettatori che seguono la diretta della kermesse attraverso internet su RaiPlay. “Perché Sanremo è Sanremo” anche in streaming!

 

Potrebbe piacerti...