L’Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici critica pesantemente la nuova norma sull’Rc auto familiare in vigore da lunedì. “La nuova disposizione scardina definitivamente il sistema bonus/malus – afferma l’Ania in una nota – e, non attivando alcun intervento sugli oneri complessivi, opera solo una ridistribuzione dei costi degli incidenti con una diminuzione dei prezzi a favore delle famiglie che dispongono di più veicoli”.
Arriva quindi lunedì la nuova norma, ma con una novità e non indifferente. Nel meccanismo di bonus, esteso a veicoli diversi e previsto anche in caso di rinnovo delle polizze, viene introdotto anche il malus, come in ogni altro contratto di assicurazione automobilistica, riequilibrando quello che sarebbe stato altrimenti un sistema esposto a non pochi rischi, di iniquità tra assicurati ma anche di rincari delle tariffe.
La norma non piace comunque all’Ania che parla di “norma ingiusta per gli assicurati” che favorisce chi ha più veicoli. La revisione è arrivata con un emendamento al Milleproroghe, provvedimento omnibus in cui si è deciso di evitare il rinvio ad aprile delle detrazioni possibili solo per importi pagate con carte, ma in cui sono rientrati, come di consueto, una moltitudine di rifinanziamenti e prolungamenti. Nell’immediato sono però le novità rc auto a scattare per moltissimi italiani.
L’idea di prorogare oltre il 16 febbraio l’entrata in vigore della nuova assicurazione familiare, emersa sia dentro la maggioranza che nelle file dell’opposizione, è stata accantonata. Al suo posto è arrivato il correttivo che, grazie al ‘malus individuale’, eviterà probabilmente le conseguenze sui prezzi paventate dalle compagnie di assicurazione. In pratica nel caso in cui il beneficiario del contratto familiare con veicolo di diversa tipologia (presumibilmente moto o motorino) causi un incidente con danni superiori a 5.000 euro, potrà subire alla successiva stipula – solo lui e non gli altri familiari – un declassamento di 5 classi di merito. La norma introdotta dai 5S nel decreto fiscale è stata così rivista con un emendamento del dem Claudio Mancini, riformulato dal Ministero dello Sviluppo economico.
La prima versione della misura prevedeva infatti che anche il malus fosse familiare, così come il bonus, con una penalizzazione dopo l’incidente per tutti gli assicurati all’interno dello stesso nucleo che avesse beneficiato dell’assicurazione collettiva. La riformulazione voluta dal Ministero ha puntato invece sul malus individuale, con l’obiettivo di incoraggiare comunque comportamenti virtuosi che si sarebbero persi con l’entrata in vigore del nuovo sistema nella versione originaria introdotta dal decreto fiscale. Spiega l’Ania: “la cosiddetta RC auto familiare sfrutta la condotta ‘virtuosa’ di uno soltanto dei familiari a prescindere dalla storia di guida degli altri membri della famiglia, peraltro anche se proprietari di mezzi di altra categoria con ben diverso rischio di sinistrosità (autocarri, moto…). E’ evidente che questo vanifica ogni incentivo di buon comportamento al volante, incrementando il rischio di maggiori incidenti stradali e, quindi, di potenziale incremento per tutti dei prezzi Rc Auto”.