Il Napoli pare essere guarito e i napoletani possono tirare un sospiro di sollievo. Non è stata una passeggiata. Ne era consapevole, sin dalla vigilia, Rino Gattuso. E così è stato. Eppure quella traversa accarezzata da Mertens (a proposito, cari amici commentatori, il tiro è stato voluto) lasciava presagire qualcosa di diverso. Va anche detto che il Brescia, soprattutto nel primo tempo, ha quasi del tutto rinunciato a giocare. E gli è andata pure bene, con il gol di testa cercato e trovato da quel gigante di Chancellor. Poi però è venuta fuori la qualità, soprattutto nel secondo tempo. Sono bastati di fatto 5 minuti agli azzurri per ribaltare il risultato.
Intanto sugli spalti, gli ultras della Curva Nord del Rigamonti inneggiano al Vesuvio e accostano i partenopei al contagio, proprio nel giorno in cui la paura arriva anche in Italia. “Napoletani Coronavirus“. Questo il coro partito alla mezz’ora della partita tra Brescia e Napoli. Il coro era stato intonato già una prima volta qualche minuto prima. Durante il match si sono sentite anche grida inneggianti al Vesuvio, come accaduto non di rado in altri stadi d’Italia.
Bravo e soprattutto freddo Insigne dal dischetto (Orsato senza VAR avrebbe commesso un errore colossale sorvolando sull’episodio del braccio larghissimo di Mateju), per non parlare della perla di Fabian Ruiz. Tre punti sofferti, ma preziosi. Conquistati in rimonta, con una prova di carattere e qualità. Gattuso, piano piano, sta trovando la quadratura del cerchio: delle ultime sette partite (sempre fra campionato e coppa) ne ha vinte 6 e ne ha persa solo una (con il Lecce). A Brescia non è stata una serata di gioco spumeggiante, ma in questo periodo agli azzurri servono soprattutto i punti. E quelli di ieri sera sono veramente pesanti.
I segnali di guarigione sembrano esserci tutti, ma restiamo prudenti. Gattuso non pensa al Barcellona e sceglie quella che, secondo lui, è la migliore formazione in questo momento. Gli unici a restare a riposo sono Callejon e Zielinski, a destra in avanti c’è Politano mentre Elmas e Fabian Ruiz giocano ai lati di Demme. Intanto risuona la musichetta Champions. Messi si avvicina, magari si innamora del Tempio di Maradona, mentre Dries raggiunge il record di Marek… A Brescia ha solo scaldato il piedino. Comunque vada sarà un successo.
Rino Gattuso ha così commentato a caldo il match in press conference:
“Se mi aspettavo tre vittorie in tre trasferte così difficili? No, non me l’aspettavo, cercavo continuità, ma credevo in un cambiamento. Nel primo tempo possesso palla sterile, non bene sulle catene, Mertens legava ma gli facevamo il solletico. Meglio nella ripresa, il rigore ci ha aiutato, ma poi abbiamo mosso meglio palla creando linee di passaggio. Volevo queste risposte, la squadra sa soffrire e non va più nel panico quando è chiamata a soffrire. Cos’ho detto ai ragazzi all’intervallo? Non si può dire, altrimenti mi censurano. La cosa che mi dà fastidio è che sappiamo tutto quando le prepariamo, la Lazio ha vinto al 94′, col Brescia in 10, tutte qui hanno fatto fatica. Mi dà fastidio vedere la squadra che dopo il gol preso alcuni si insultano e qualcuno fa il vigile perché vuole la palla. Sembrava troppo facile all’inizio, poi abbiamo iniziato a sbagliare ed è venuta un po’ di tristezza. Nella ripresa piglio diverso, dobbiamo migliorare in questo, con le piccole non è una passeggiata! Si sta bene al sesto posto? Sì, na non dobbiamo dimenticarci ciò che abbiamo rischiato, vale ancora il discorso dei 40 punti, tanti di voi hanno sottovalutato ciò che abbiamo passato, momenti terribili, la squadra non riusciva a tirare fuori nulla a livello tecnico e caratteriale, c’erano mille problemi e nello spogliatoio non si respirava una bella atmosfera. Ora mettiamoci al sicuro e poi proviamo ad osare qualcosa in più. Ora andiamo avanti partita per partita.”
Ha poi proseguito – ” La squadra tecnicamente non si discute, ho ringraziato il club il giorno dopo il mercato, presidente e ds, mi hanno dato giocatori funzionali, ci hanno arricchiato, aiutato, la squadra è forte. Ma dobbiamo migliorare collettivamente, giocare da squadra, migliorare nei concetti che vogliamo e proviamo in settimana, a tratti si vedono cose importanti, ma serve continuità.”
Infine non si è lasciato intimidire e ha commentato il prossimo match, contro il Barcellona. “Affrontiamo una squadra che ha più di un qualcosa più di noi, spero di recuperare energie e giocarcela con le nostre armi, possono metterci in difficoltà ma voglio una squadra che non ha paura, li rispetta ma se la gioca con cazzimma. Il gol preso? Con tutti mi sono arrabbiato, ci hanno mangiato in testa, non abbiamo annusato il pericolo, anche se Tonali ha messo una palla cattiva, ma con la linea dei tre in quella zona”.