Dichiarazione del prof. Samuele Ciambriello Garante dei diritti dei detenuti della Regione Campania in merito ad alcune dichiarazioni di sindacati di polizia penitenziaria su recenti criticità e/o aggressioni nel carcere minorile di Airola (BN).
“Da diversi mesi i sindacati di polizia penitenziaria rappresentanti gli agenti dell’Istituto Minorile di Airola denunciano “gravi e violenti disordini” nei confronti degli stessi ad opera dello stesso ristretto. L’autore di tali violenze è un minore dell’età di 15 anni, con gravi sofferenze psichiche che più volte ho incontrato durante le mie visite. In diversi casi gli episodi riportati appaiono esagerati, raccontano verità parziali, e strumentalizzano l’adolescente generando paura e timori infondati nella collettività.
L’attenzione viene manipolata a discapito della grande inadeguatezza nel modello di gestione delle difficoltà e del sistema di contenimento di cui alcuni minori ristretti necessitano. A tal riguardo la risposta proposta risulta avvilente: al disagio emotivo, al disordine comportamentale, si dovrebbe rispondere con i trasferimenti in giro per gli IPM d’Italia? Se tutto questo dovesse realizzarsi, rappresenterebbe il fallimento educativo dell’intero sistema penitenziario. Risulterebbe piuttosto utile riflettere sul significato delle azioni compiute dal giovane A., sospendere l’atteggiamento da scarica barile e strutturare azioni concordate e condivise dalle diverse parti chiamate in causa nel processo educativo e di sorveglianza, che rispondano a bisogni di cura complessi di cui chiaramente egli necessita.”