Assegnare lo scudetto con una no-stop di due mesi intensi, intensissimi. Partire dagli inizi di maggio – data ipotizzata il 2 – poi via fino al 28 giugno senza mai fermarsi, con 17 turni tra campionato – nove weekend più tre turni infrasettimanali – e coppe europee, cui sarebbero destinate cinque date. Questo lo scenario condiviso da tutti i club, ma che ha bisogno del via libera libera dell‘Uefa, che martedì 17 comunicherà ufficialmente il destino di Euro 2020, destinato a essere rinviato nel 2021. Scenari, ipotesi, programmi che comunque possono essere poi sconvolti e cancellati dall’oggi al domani. L’emergenza coronavirus ha in questo momento priorità su tutto.
Champions ed Europa League – riferisce la ‘Gazzetta dello Sport’ – potrebbero riprendere ad aprile, magari con sfide secche in campo neutro. A questo punto verrebbe ‘sacrificata’ la Coppa Italia, che verrebbe Spostata all’inizio della prossima stagione.
La soluzione playoff, tra le tre soluzioni prospettate dalla Figc alla Lega, “Tutti dobbiamo mettere prima la salute e poi far prevalere il buon senso. E il buon senso dice che difendere un solo grande evento europeo, programmato per giugno, sarebbe un errore strategico – ha detto il presidente Figc Gravina in un’intervista al Corriere dello Sport – Abbiamo una dead line. È il 30 giugno. Servono dai 45 ai 60 giorni. Dobbiamo dare delle chance a chi ha investito tanto su un obiettivo sportivo. Vuol dire giocare il più possibile. E se non è possibile trovare una formula che salvi la competizione, come playoff e playout”.