Il Segretario Generale dell’Onu, António Guterres, si rivolge al mondo nel pieno dell’emergenza coronavirus, con oltre un miliardo di persone in lockdown, oltre 370.000 contagi, 16.000 morti e i sistemi sanitari al collasso: «La furia del coronavirus mostra la follia della guerra. Ecco perché oggi chiedo un cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo».
Guterres ha continuato, «è tempo di bloccare i conflitti armati e concentrarci sulla lotta per le nostre vite; aiutare a creare corridoi per aiuti salvavita, aprire preziose finestre per la diplomazia». Il rischio, in questo momento, è che la pandemia si estenda ai paesi più poveri, soprattutto in Africa, e nei teatri di guerra dove non ci sono strutture adeguate per curare e monitorare.
Un forte richiamo all’unità nazionale è giunto anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel 76° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. «L’eccidio ha costituito una delle pagine più dolorose della storia recente del nostro Paese. I valori del rispetto della vita e della solidarietà che ci sorreggono in questo periodo, segnato da una grave emergenza sanitaria, rafforzano il dovere di rendere omaggio a quei morti innocenti. La stessa unità che ci è richiesta, oggi, in un momento difficile per l’intera comunità».
In Italia, epicentro della pandemia, si è assistito a un leggero calo dei contagi e dei morti, ma la situazione resta critica: 3780 i casi di positività e 601 i morti. Anche il CIO (Comitato Olimpico internazionale) che ha ufficializzato la decisione di spostare i Giochi Olimpici al 2021, cosi come proposto dal premier giapponese Shinzo Abe. Dalla Cina, arriva una buona notizia. Dopo due mesi di ristrettezze torna la normalità nello Hubei, l’area da cui è partita la pandemia del coronavirus. Le autorità, hanno annunciato che nella capitale Wuhan ci si potrà muovere con una certa cautela dall’8 aprile. La città è paralizzata dal 23 gennaio.
A cura di Raffaele Fattopace