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La domenica delle Palme e la simbologia dei giorni pasquali

Nessuna processione, niente ulivo da portare a casa quest’anno. Non si può andare a messa la domenica delle palme come non si potrà nel giorno di Pasqua. Non ci saranno tutte le manifestazioni e le celebrazioni che riempivano l’Italia e il mondo nella settimana santa. I riti della Pasqua sono senza scenografia e senza pubblico, anche la via Crucis non sarà fatta al Colosseo.

La più importante festa religiosa del calendario per i cristiani si vive in casa con le dirette televisive sacre e profane, senza uscire e senza fare quella gita a Pasquetta che è nella tradizione.

DOMENICA DELLE PALME
La prima a saltare è questa domenica, il 5 aprile, la Domenica delle Palme che più correttamente è la Domenica della Passione del Signore. Si ricorda in questo giorno il racconto dell’arrivo di Gesù a Gerusalemme tra la folla festante: rappresenta l’ultimo momento di gioia prima della crocifissione.

Racconta il Vangelo di Giovanni. «Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!”. Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: “Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d’asina”».

La palma è la pianta che si rinnova ogni anno con una foglia, ma riporta anche all’immagine messianica di creazione un ponte tra il monte e la città. In Occidente la palma è stata sostituita dall’ulivo, simbolo di pace e di Gesù stesso. Quest’anno, sempre per evitare il contagio, non ci sarà nemmeno la distribuzione dell’ulivo benedetto. Ci sono parrocchie che hanno invitato i bambini a disegnarlo.

Proprio come la Pasqua, che precede di una settimana, la data della Domenica delle Palme cambia ogni anno: per il calendario gregoriano oscilla tra il 22 marzo e il 25 aprile. Con la Domenica delle Palme, però, non termina la Quaresima, che finisce il Giovedì Santo, giorno in cui prendono il via le celebrazioni del Triduo Pasquale. Sono le giornate di giovedì, venerdì e sabato che precedono la domenica di Pasqua e che comprendono i riti legati alla passione di Cristo e che quest’anno non avranno fedeli nelle chiese, ma solo a distanza, comprese le celebrazioni in Vaticano

GIOVEDÌ SANTO
Giovedì Santo, nel 2020 è il 9 aprile, è la giornata in cui si rievoca l’ultima cena di Gesù con gli apostoli per celebrare la Pasqua Ebraica. La tavola era probabilmente a semicerchio con Cristo al centro. I vangeli segnalano Pietro, Giovanni e Giuda Iscariota come le persone sedute più vicino a lui. È a questa cena che Gesù rivelò che uno degli apostoli lo avrebbe tradito e qui che istituì il rito della Comunione in cui si ricevono il corpo e il sangue di Cristo. Oltre all’Ultima Cena si rievocano appunto l’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio. Durante la Messa viene fatto il gesto simbolico della lavanda dei piedi, come Cristo fece con gli apostoli per dare esempio di umiltà.

VENERDÌ SANTO
È la giornata, venerdì 10 aprile, in cui si ricorda la morte sulla croce di Gesù sul monte Calvario e tradizionalmente se ne ripete l’intera sequenza con la via Crucis, la via della Croce o via dolorosa ricorda il percorso di Cristo con la croce verso il Golgota. Alle tre del pomeriggio si celebra la Passione, non una messa, ma le Letture, l’adorazione della croce e la comunione. Le campane tacciono in segno di lutto in questa giornata. Per tradizione le stazioni della via Crucis sono 14: dalla condanna a morte di Gesù alla deposizione del suo corpo nel sepolcro passando per le tre cadute, l’incontro con Maria e la morte sulla croce. Il racconto segue il vangelo di Giovanni e il papa la percorre al Colosseo.

In questa giornata è prescritto il digiuno ecclesiastico: un unico pasto durante la giornata con solo un’altra leggera consumazione. Si può bere acqua, non mangiare carne. L’obbligo va dai 18 ai 60 anni.

SABATO SANTO
La tradizione dice che Gesù resta agli Inferi per sole 40 ore fra il venerdì, questo sabato, il 20 aprile, e la domenica. Non si fa la comunione in questa giornata e nella notte c’è la veglia pasquale che celebra la Resurrezione di Cristo.

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