“Stiamo pensando a un piano per riprendere le scuole in modalità in distanza se si dovesse riproporre il problema coronavirus anche in autunno?”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Penso al problema atavico alle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza. Con lo staff del ministero lavoreremo a tutti gli scenari. Lunedì in Cdm discuteremo a un decreto che farà riferimento anche a questi aspetti”.
“La maggioranza prepara la fine di questo anno scolastico che non sarà perso grazie alla didattica a distanza e prepariamo anche l’inizio del prossimo”, ha proseguito la Azzolina intervenendo nella trasmissione tv “Che tempo che fa”. Rispondendo poi ad un’altra domanda la titolare del ministero dell’Istruzione ha chiarito che il governo non si è dato una data per decidere se e quando si ritornerà a scuola, “non ci siamo dati una data ma quando si ritornerà a scuola sarà perché avremo la certezza che i nostri figli, i figli degli italiani, saranno al sicuro”.
“Sono due le ipotesi in campo per la maturità”, ha aggiunto il ministro. “Se si torna a scuola entro il 18 maggio, ci sarà una prova nazionale di italiano gestita dal Miur mentre la seconda prova sarà preparata dalla commissione interna. Dobbiamo garantire prove attinenti agli apprendimenti. Se non si tornasse a scuola, ci sarà un’unica prova orale. Chiedo agli studenti responsabilità, sono il futuro del Paese. Gli studenti sono ammessi tutti alla maturità”.
Per la terza media, ha spiegato la Azzolina, “se non si torna a scuola, gli studenti presenteranno un elaborato fatto con i loro insegnanti e saranno scrutinati durante lo scrutinio finale. L’esame si fa comunque. Ci sono Paesi che hanno eliminato l’esame”.