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Coronavirus, Boris Johnson positivo al virus, ricoverato in ospedale

Dieci giorni dopo essere risultato positivoo al coronavirus la febbre e la tosse non sono passati negli ultimi giorni. Per questo, il primo ministro Boris Johnson, 55 anni, è stato ricoverato in ospedale “per esami”. “Su consiglio del suo medico, il primo ministro è entrato stasera in ospedale per sottoporsi a esami”, ha annunciato ieri una portavoce di Downing Street. “Questa – ha assicurato – è una misura precauzionale poiché il primo ministro continua ad avere sintomi persistenti da coronavirus 10 giorni dopo essere stato testato positivo”. Boris Johnson, ha aggiunto la portavoce, “ringrazia il personale dell’Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico) per l’incredibile duro lavoro che sta svolgendo e sollecita la popolazione a continuare a seguire la raccomandazione del governo di stare in casa, proteggere l’Nhs e salvare vite” umane.

Poche ore prima, era del resto stato il titolare della Sanità, Matt Hancock, a sua volta reduce da un contagio da Covid-19, risolto però con una settimana d’isolamento, ad ammettere che Johnson – chiuso dal 27 marzo in un alloggio adiacente al numero 11 di Downing Street – avesse ancora “febbre (alta secondo i giornali, ndr) e tosse”; seppure precisando che era “in buono spirito” e “saldamente al timone” della nave governativa. Un timone che invece stasera – dopo una serie di video diffusi fino a ieri via Twitter in cui certamente non era apparso in forma – deve momentaneamente lasciare. Per “un secondo tampone”, fa sapere il suo staff.

GLI AUGURI DI TRUMP : “Penso che Boris Johnson si rimettera’ presto, sono fiducioso”: cosi’ il presidente americano Donald Trump ha commentato la notizia del ricovero del premier britannico. “Boris e’ un mio amico, e’ un gran signore e un grande leader. Sono sicuro della sua guarigione e che tutto andra’ bene”, ha detto Trump. “E’ un uomo forte, una persona forte”, ha aggiunto il presidente Usa.

La notizia del ricovero è avvenuta proprio nella sera in cui un messaggio straordinario alla nazione della quasi 94enne regina Elisabetta, trasmesso in televisione dal castello di Windsor, aveva provato a incoraggiare i britannici a essere “forti” e dar prova di autodisciplina, innanzi tutto restando a casa, per prevalere nella battaglia contro il virus.

“Vi parlo in un tempo che so essere di crescente difficoltà: un tempo di sconvolgimento nella vita del nostro Paese che ha portato dolore ad alcuni, problemi economici a molti ed enormi cambiamenti nella vita quotidiana di tutti noi”. Così la regina Elisabetta, quasi 94 anni, nel suo discorso televisivo straordinario alla nazione sull’emergenza coronavirus registrato nei giorni scorsi dal castello di Windsor, anticipato dalla corte ai media nelle ultime ore e trasmesso stasera nelle case di milioni di britannici.

La regina Elisabetta incoraggia i suoi sudditi di fronte all’emergenza coronavirus, auspicando – nello storico discorso televisivo trasmesso nel Regno Unito e nei Paesi del Commonwealth – che tutti sappiano agire in modo da poter essere “orgogliosi negli anni a venire”. “Io spero – afferma – che coloro che verranno dopo di noi possano dire dei Britannici di questa generazione che sono stati forti come”. “E che gli attributi d’autodisciplina, calma, determinazione amabile e fratellanza siano caratterizzino ancora questo Paese”. “Voglio ringraziare chi resta a casa” per proteggere gli altri,  ha detto Elisabetta II, non senza rivolgere un grazie a chi lavora nel servizio sanitario nazionale (Nhs) ed elogiando l’applauso collettivo rivolto loro dai britannici. La regina ha ricordato il tempo della II Guerra Mondiale, parlando oggi di una sfida “diversa”, ma segnata pure da “un penoso senso di separazione”. Ha tuttavia insistito sulla necessità di rispettare le restrizioni imposte dal governo. La Gran Bretagna e il mondo “sapranno prevalere” sulla minaccia del coronavirus. Se ne è detta convinta Elisabetta II nel suo messaggio. “Prevarremo – ha concluso la regina – e la vittoria apparterrà a ciascuno di noi. Dobbiamo confortarci pensando, mentre abbiano ancora di che sopportare, che giorni migliori torneranno: che saremo di nuovo con i nostri amici, saremo di nuovo con le nostre famiglie e ci incontreremo ancora”.

GLI EFFETTI DEL RICOVERO DI JOHNSON: Partenza di settimana in calo per la sterlina dopo che il premier Boris Johnson, cui era stato diagnosticato 10 giorni fa il Coronavirus, è stato ricoverato ieri in ospedale. La valuta britannica cede lo 0,3% a 1,2235 dollari.

 

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