Sull’origine dell’epidemia di coronavirus, per la quale Trump ha già più volte accusato Pechino, anche il cancelliere tedesco Angela Merkel ha sollecitato maggiore chiarezza. “Credo – ha detto – che una Cina più trasparente sull’origine del virus, sia meglio per tutto il mondo per poterne trarre lezione”. E nel frattempo, nonostante i risultati ottenuti nel contrasto al coronavirus in Germania, non bisogna abbassare la guardia.
La Merkel ha infatti invitato a non perdere di vista il fatto che “siamo solo alle prime battute della pandemia. Il mio ammonimento è che si resti concentrati, Non sentiamoci al sicuro neppure per un secondo”. Il cancelliere ha dunque esortato i tedeschi a non lasciarsi cullare da un falso senso di sicurezza dettato dai primi passi per fare ripartire la vita pubblica, sottolineando che comprende il desiderio di molte persone, settori commerciali e comunità religiose di iniziare a tornare alla normalità, ma ha insistito sul fatto che ci sia poco “spazio di manovra”.
Per quanto riguarda invece gli eurobond e l’intervento europeo in soccorso ai Paesi più colpiti, “la Germania non solo vorrebbe essere solidale, ma lo sarà. Deve però esserlo nella cornice degli attuali trattati, e con uno sguardo a tutti gli Stati europei. Io dico sempre che alla Germania le cose non possono andar bene se non vanno bene all’Europa”. In ogni caso, “si può anche discutere di nuovi trattati, ma servono due tre anni per trovare soluzioni. E in questa pandemia abbiamo bisogno di soluzioni veloci”.