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La quarantena contro il coronavirus sta mettendo a dura prova la nostra salute mentale: ecco alcuni consigli per “sopravvivere”

Dopo così tanti giorni di quarantena è normale non stare (più) bene, ma ci sono alcune accortezze che vi permetteranno di reggere ancora quanto basta. La minaccia che il COVID-19 rappresenta per la salute fisica è grave, ma man mano che l’epidemia continua, anche la paura, lo stress e l’incertezza stanno colpendo la nostra salute emotiva.

«Il coronavirus sta causando un panico diffuso non solo a [persone] che già soffrono di ansia, ma anche alla comunità in generale», ha dichiarato la psicoterapeuta Carrie C. Mead.

Non ho voglia di fare niente: ecco perché la quarantena toglie la voglia di fare.

E come ha ricordato l’OMS «è normale sentirsi tristi, stressati, confusi, spaventati e arrabbiati», ma non dobbiamo abbatterci.

Ecco qui allora alcuni consigli di psicologi, raccolti da Grazia,  su come ritrovare la positività in quarantena.

Sembra un consiglio banale, ma in realtà è molto più importante di quello che sembra. 

Joseph McNamara, co-direttore del Centro per Ansia e Disturbi Correlati dell’Università della Florida, afferma che cercare di negare eventuali sentimenti ansiosi non aiuterà a gestire lo stress in seguito.

«È importante riconoscere la propria ansia, e sapere che è presente – ha detto la psicologa clinica Carla Manly – Far finta di non avere paura non è controproducente; renderà solo più ansiosi.

Avete paura del Coronavirus? Per fortuna! Ecco a cosa serve la paura (secondo la psicologia).

Quindi, invece di nascondere l’ansia, bisogna affrontarla e capirla.

Questo passaggio rallenterà così la reattività emotiva, aggiungendo un livello di obiettività e consapevolezza di sé.

Essere informati sulla situazione nazionale e internazionale è certamente una cosa giusta e doverosa da fare. Ma è altrettanto importante non essere ossessionati dalle notizie.

Molti professionisti della salute mentale consigliano di dedicare solo determinati orari della giornata a controllare gli ultimi aggiornamenti sulla pandemia, limitandoti a una, massimo tre, volte al giorno.

Ovviamente, ognuno ha il proprio limite, ma la chiave è notare il proprio stato d’animo prima e dopo aver visto le notizie al telegiornale.

Importante anche da dove prendiamo informazioni.

Evitate di usare social media per restare aggiornati, e preferite fonti note e/o ufficiali come il sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e questo quello dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS)

Essere in quarantena non significa essere isolati dalla propria famiglia e dai propri amici. Per fortuna ci sono tanti, tanissimi modi in cui possiamo rimanere in contatto con genitori, nonni, fratelli, amici e amiche.

Le relazioni sociali sono fondamentali per farci stare bene tanto da un punto di vista mentale quanto fisico.

Anziché con i messaggi sul cellulare o mail, provate a favorire le videochiamate, magari anche organizzando aperitivi e cene in compagnia (virtuale).

Le migliori app per videochiamate di gruppo.

Attenzione però all’uso che fate dei social media, potrebbero essere una grande fonte di ansia.

Ad esempio, sui social sembra che tutti stiano sfruttando il tempo libero al massimo, ma non siamo tutti uguali e quindi è ok se noi siamo meno produttivi di altri.

Nessuno vi obbliga a essere super produttivi: ecco perché la quarantena toglie la voglia di fare.

Usate parte della giornata per ascoltare il vostro corpo e la vostra mente. Bastano 10 minuti al giorno, in cui potete praticare un po’ di meditazione.

Molti studi dimostrano che la meditazione, così come la mindfullness e la visualizzazione, aiutano ad alleviare lo stress, ridurre l’ansia e la paura e possono condurre a una visione più positiva della vita.

4 modi rapidi per tranquillizzare la mente all’istante da ansia e cattivo umore.

È facile: trovate un posto tranquillo e mettetevi seduti (o sdraiati). Ad occhi chiusi cercate di rilassare il corpo, concentrandovi sul respiro, e tenete la mente sgombra dai pensieri.

Per aiutarvi potete anche usare le app per la meditazione.

Se tutto ciò non aiuta, prendete in considerazione la possibilità di chiedere supporto agli esperti, primi su tutti gli psicologi.

Avremmo tutti bisogno di andare in terapia: se non ci credete ve lo dimostriamo.

Anche online e sui social si trovano aiuti psicologici validi.

Instagram stessa si è impegnata affinchè le persone avessero gli strumenti per offrire e ricevere aiuto con diverse iniziative: da quelle sulla corretta informazione alla creazione di adesivi specifici come lo sticker “Grazie”, che permette di mostrare gratitudine per tutto ciò che ci sta aiutando in questo periodo.

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