Già il 18 maggio potrebbero riaprire una serie di attività la cui ripartenza era stata prevista per l’inizio di giugno, come bar, ristoranti e parrucchieri. I dati della Protezione Civile confermano la discesa della diffusione del virus – con l’incremento dei contagiati totali mai così basso dal 10 marzo – e il governo valuta la possibilità che si possa accelerare ulteriormente il percorso della ripresa. Con un punto fermo, però, nonostante la pressione dei governatori: si procederà con la massima cautela e prudenza, con un approccio differenziato a seconda della situazione in cui ogni Regione si troverà nel momento in cui andranno rivalutate le misure contenute nel Dpcm.
Un nuovo report sulla fase 2 della task force guidata da Roberto Colao dovrebbe arrivare la prossima settimana sul tavolo del governo. Gli esperti, suddivisi in sei gruppi di lavoro, stanno ascoltando in questi giorni i rappresentanti dei diversi settori per indagare le criticità nella fase di ripartenza dopo il lockdown e studiare risposte per accompagnare l’uscita dall’emergenza. Dall’Abi a Confagricoltura, da Confesercenti a Confindustria Pmi, la task force si sta confrontando con i rappresentanti di tutte le categorie produttive, anche in vista del nuovo passaggio atteso appunto per il 18 maggio.
“La mia impressione in queste prime ore della Fase 2 è che si sta andando nella direzione giusta”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a ‘Di martedì’ su La7. I dati relativi a queste prime ore di fase 2, ha detto, “li vedremo tra qualche giorno, perchè non siamo in grado di analizzarli in tempo reale nelle stesse ore, ma mi sembra che gli italiani stiano dimostrando di aver capito il rischio e stiano dimostrando responsabilità”, ha affermato. “Finora abbiamo consegnato più di 2 milioni di tamponi alle Regioni e altri 5 milioni li consegneremo nelle prossime settimane; siamo uno dei Paesi in Europa che ha fatto più tamponi e credo che dobbiamo insistere su questa strada”.