Scarcerato e risarcito dallo Stato per il “trattamento inumano” a cui è stato sottoposto nel corso della detenzione. Patrizio Bosti, boss della camorra del Vasto-Arenaccia, tra i fondatori della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, non è quindi solo tornato libero, ma ha anche ricevuto un assegno di 2.672 euro come parziale risarcimento del danno, per aver trascorso un lungo periodo della sua vita detentiva “in condizioni ritenute inumane”.
Bosti, arrestato nel 2008 in Spagna, era stato condannato per reati di associazione camorristica, omicidio, racket e traffici illeciti. Detenuto nel carcere di Parma, avrebbe dovuto scontare in cella 15 anni, tre mesi e 23 giorni, ma gli sono stati “scontati” tre anni e mezzo tra liberazione anticipata e il tempo calcolato come credito vantato per il “trattamento inumano”.