Incomprensioni nella città di Napoli. Si può fare o non si può fare? Provvedimenti e ordinanze che camminano su due lunghezze d’onda diversa. Ma vediamo con ordine.
De Magistris, sindaco di Napoli, ieri ha emanato un ordinanza comunale volta ad aiutare la città in questo momento di crisi post lockdown. Tutto bene si potrebbe dire. Ma non la pensa così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca: non si è fatta infatti per nulla attendere la sua risposta.
Sui social network il sindaco aveva riassunto in pochi punti tutti i provvedimenti che aveva deciso di prendere per la città:
- Apertura di spiagge libere, a differenza di tante altre città;
- Concessione, senza vincoli legati alla burocrazia, del suolo pubblico per le attività commerciali;
- Utilizzazioni di spazi abbandonati per le attività commerciali;
- Utilizzazioni di parchi e aree verdi aperti per lo sport, per il gioco e anche per pic nic (l’unico obbligo è di lasciare pulito, pena una multa di 100 euro);
- Apertura dei musei e aree di interesse monumentale;
- Pedonalizzazione di diverse aree della città;
- Possibilità di contrarre matrimoni ed unioni civili nei luoghi accordati anche prima del Covid-19;
- Apertura, a carico del Comune, di luoghi che fino ad oggi sono rimasti chiusi;
- Ripristino degli orari di chiusura delle attività commerciali in vigore fino a prima del lockdown.
Pare che quanto dichiarato dal sindaco non sia proprio andato a genio a De Luca, che ha espresso tutto il suo disappunto nei confronti di quest’ordinanza: “In netto contrasto con i provvedimenti regionali”.
Il presidente ha infatti scritto al Prefetto, al Questore e al Comandante della Polizia Municipale di Napoli. L’atto è stato inviato per conoscenza anche al Ministro dell’Interno e all’Anci.
Tale ordinanza sindacale, “è palesemente illeggitima non soltanto per carenza di potere – in quanto assume a proprio presupposto una situazione di crisi epidemiologica che coinvolge l’intero territorio regionale e detta disposizioni i cui effetti si riverberano ben oltre i confini del territorio comunale – ma altresì e soprattutto per violazione di legge. In particolare per evidente violazione della norma secondo cui i sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali e regionali, ne’ eccedendo i limiti di oggetto” scrive de Luca.
“Pertanto – conclude – intendo sollecitare gli Organi dello Stato, le Forze dell’Ordine e la Polizia Municipale a predisporre tempestivamente ogni misura volta a garantire il rispetto rigoroso dell’Ordinanza regionale da parte degli operatori coinvolti. Comportamenti diversi configurerebbero, a tutta evidenza, omissioni rilevanti anche sul piano penale, oltre che in relazione agli aspetti di tutela sanitaria”.
Una situazione strana, ma che forse è volta proprio a fare gli interessi di Napoli.
Scontro epico tra due titani il cui unico obiettivo, almeno si spera, è ridare luce e mettere in moto questa meravigliosa città.