“Quella del covid-19 è stata una pandemia che ha certamente creato panico all’interno dei penitenziari, ma è stata gestita molto bene. Infatti non ci sono stati allarmi nelle carceri ed è tutto merito dei direttori e degli agenti di custodia”.
Lo ha detto la giornalista Franca Leosini in una intervista rilasciata alla rubrica “Dritto al Punto” diretta da Oscar De Simone ed in onda ogni Domenica sull’emittente Canale 9. Un momento di confronto e riflessione sul tema della carceri che in questi ultimi mesi, ha generato proteste e rivolte all’interno degli istituti di pena del paese.
“Ci sono strutture all’avanguardia – continua – come quella di Bollate, in cui sperano di andare tutti i detenuti. Un carcere – così come ad Opera – in cui c’è tanta possibilità di lavoro. Ma va detta una cosa. Negli istituti di pena meno grandi tutti si adoperano ancora con maggiori sacrifici, perchè i problemi sono tanti.
La speranza ovviamente è sempre quella di migliorare ma ci vogliono soldi. Questo è il vero problema che riguarda le strutture penitenziarie del nostro paese”.
In conclusione, dopo aver descritto la vita dei detenuti e le condizioni delle carceri, Franca Leosini ha descritto il filo conduttore che caratterizza le due vicende raccontate nella nuova serie di “Storie Maledette” in onda su Rai Uno il prossimo 7 Giugno.
“Rientro con due storie che hanno lo stesso comune denominatore. I due detenuti infatti, si dichiarano innocenti rispetto all’accusa che li ha portati dietro le sbarre. In questa serie mi sono occupata dei mandanti di un omicidio. Chi è e cosa vuol dire essere un mandante? Può trattarsi di un vigliacco che si macchia la coscienza ma non si sporca le mani. Può essere anche un uomo o una donna che si trova a pagare un reato mai commesso. Insomma in questa serie ne vedrete delle belle”.