Al bando le etichette. Cara Delevingne è una delle icone scelte dalla rivista Variety per celebrare il Pride Month, il mese dedicato ai diritti della comunità LGBTQ+. «Penso che resterò sempre pansessuale», dice la supermodella britannica, che poi spiega: «In qualunque modo uno scelga di definirsi, che sia “lei”, “lui” o “loro”, io mi innamoro della persona. A prescindere dalla sua identità di genere».
Cara ha poi riavvolto il nastro della sua vita, ricordando anche i momenti difficili: «Pride per me è senso di appartenenza, qualcosa che non ho mai sentito da piccola. D’altronde sono cresciuta in una famiglia inglese all’antica, non volevo turbare i miei genitori quindi ero depressa e infelice, mi sentivo persa». Insomma, la modella ha lottato a lungo per poter affermare senza vergogna la sua sessualità.
«Il senso del Pride è proprio sentire una famiglia al di fuori della tua, un posto dove non devi chiedere scusa o sentirti in imbarazzo. Quando ho cominciato a parlare liberamente della mia sessualità, era come se non mi stessi più nascondendo», aggiunge Cara. Che negli ultimi anni ha avuto due relazioni importanti, con la cantante St. Vincent e – soprattutto – con l’attrice Ashley Benson, chiusa da poco.
«Mi sono sempre sentita male per chiunque abbia avuto a fianco», conclude la modella londinese classe ’92, evitando di parlare nello specifico della sua ultima love story. «Non è semplice mantenere un profilo normale con i riflettori puntati addosso. Per questo cerco di tenere al riparo la mia vita privata, oggi più che in passato: ho capito che l’esposizione pubblica può rovinare un sacco di cose».