Kanye West non ha commentato la tragica morte di George Floyd, ma le sue azioni hanno parlato da sé. Il rapper, che nei giorni scorsi è stato visto marciare per le strade di Chicago, ha deciso di donare due milioni di dollari a Gianna Floyd, 6 anni, per finanziare i suoi studi, così da permettere alla bambina, figlia del 46enne afroamericano morto a Minneapolis dopo essere stato fermato dalla polizia, di seguire serenamente il percorso di studi che più le si addice.
West, di cui i legali hanno reso note anche le donazioni destinate alle famiglie di Ahmaud Arbery e Breonna Taylor, ha istituito un fondo atto a pagare l’istruzione della piccola. Grandi dichiarazioni il rapper non ne ha rilasciate. Ma il gesto, unitamente a quello compiuto per sostenere i parenti di Arbery e Taylor, afroamericani uccisi per apparenti motivi di razzismo, sembra parlare di una nuova consapevolezza politica.
Kanye West, marito di Kim Kardashian, è stato aspramente criticato in passato per posizioni lette come filo-trumpiane. La volontà di sostenere chi sia vittima di razzismo, sembrerebbe ora farlo muovere in un’altra direzione.