In un mondo parallelo non distante dai nostri cuori, Lady Diana starebbe forse aggiungendo un ciondolo a un bracciale regalatole dagli adorati nipoti. Se la principessa non fosse scomparsa in una notte parigina della fine di agosto del 1997, adesso con buona approssimazione sarebbe una nonna felice che ha appena scartato i regali per il suo compleanno. Sono 59 infatti gli anni che Diana non ha compiuto (era nata il 1 luglio 1961), la maggior parte dei quali vissuti sotto i riflettori.
Se mettiamo una foto di seguito all’altra, ne potremmo quasi ricavare un film tale è la quantità di immagini che conserviamo della tragica eroina protagonista della fine dello scorso millennio.
Sarà per questo motivo che di lei non ricordiamo solo gli abiti entrati di diritto nel nostro immaginario ma anche i gioielli che l’hanno accompagnata a ogni sua uscita pubblica. Non ci sono solo tiare e quantità inimmaginabili di diamanti, perle e zaffiri ma anche piccole gioie da persona comune che indossava nei momenti privati come il braccialetto d’oro con i charms avuto in dono da Carlo.
Quando ancora il principe di Galles interpretava il ruolo di marito devoto, per ogni ricorrenza aggiungeva un ciondolo tra cui le iniziali di William e Harry, delle scarpette da ballerina e la cattedrale di Saint Paul in cui si erano sposati. Del bracciale non abbiamo più notizie da anni (gli esperti registrano l’ultima apparizione nel 1984) ma un cimelio di questa importanza sarà gelosamente custodito dai figli di Diana in chissà quale scrigno. E chissà a quale latitudine, soprattutto.
Il testamento
La principessa aveva fatto testamento nel giugno del 1993 non immaginando tuttavia di morire così presto e all’improvviso. La destinazione dei gioielli era chiara: la sua volontà era quella di lasciare la sua collezione ai figli da dividere secondo lo discrezione affinché ne potessero godere un giorno le loro mogli. E così hanno fatto Kate Middleton e Meghan Markle, le quali nel corso degli anni di tanto in tanto hanno reso omaggio alla suocera leggendaria piazzando qua e là un anello, un paio di orecchini o un altro monile per la gioia dei commentatori reali che si sono affrettati a trarre conclusioni ogni volta sulla scelta operata.
Molti dei preziosi che abbiamo visto dai primissimi anni 80 fino al 1997 appartenevano alla collezione personale di Diana: forse giova ricordare che nelle vene della nostra scorreva già del sangue blu visto che era figlia del conte John Spencer e dell’aristocratica Frances Ruth Roche. Dove sono finiti quindi i gioielli di Diana? Proviamo a seguirne le tracce partendo proprio dalle due nuore.
Gli anelli di fidanzamento
Quando la principessa morì, ai ragazzi fu permesso prendere dalla residenza di Kensington qualche oggetto a lei caro come ricordo: William scelse l’orologio Cartier Tank Française in oro, un dono del defunto padre a Diana, mentre Harry prese l’anello di fidanzamento con cui il padre si impegnò con la madre, quello zaffiro da 12 carati circondato da diamanti che vediamo all’anulare di Kate. Pare che i due fratelli avessero stretto un patto tra di loro: il primo che si fidanza, usa l’anello di mamma.
Questo non ha impedito a Harry di coinvolgere la madre nel pegno d’amore donato a Meghan. I due diamanti ai lati di quello enorme arrivato dal Botswana potrebbero essere stati presi da uno dei gioielli più amati dalla it girl reale ante litteram. Si tratterebbe, secondo alcuni rumors non confermati, del girocollo di perle con uno zaffiro grosso come un uovo indossato con alcuni degli outfit che hanno fatto la storia come il «revenge dress» e il «Travolta dress», quello della danza sfrenata alla Casa Bianca con l’attore celebre per la sua febbre del sabato sera, per capirci.
La duchessa di Sussex dal canto suo ha portato a casa un altro capolavoro. Non è passata di certo inosservata l’acquamarina indossata al ricevimento nuziale alla Frogmore House. Diana commissionò ad Asprey quell’anello preziosissimo dopo il divorzio ma purtroppo glielo abbiamo visto al dito pochissime volte, l’ultima due mesi prima di morire all’asta dei suoi abiti da Christie’s. Con quella trovata prese ben tre piccioni con una gemma: l’anello era contemporaneamente qualcosa di vecchio, qualcosa di blu e un pensiero all’amata madre del suo sposo.
Le nuore e i suoi gioielli
Insomma, tutto lascia presupporre che molti dei gioielli di Diana siano custoditi nei forzieri delle duchesse ma c’è un ma. A vederli adesso quegli oggetti, benché unici e senza prezzo, sono la quintessenza degli anni 80. Kate e Meghan, anche se con gusti e sensibilità molto diverse, sono amanti della gioielleria contemporanea e, a loro modo, stanno scrivendo la loro storia nella quale di tanto in tanto inseriscono un omaggio alla loro beniamina. Meghan ci ha mostrato parte dei suoi possedimenti finché non ha fatto il famoso passo indietro come membro della famiglia reale. Nella sua prima uscita dopo l’annuncio della gravidanza in Australia l’abbiamo vista con gli orecchini a farfalla (parte di una parure che comprendeva anche una collana) e con il bracciale d’oro con le pietre mentre Kate negli anni ha attinto spesso e volentieri dai gioielli della suocera. Tra i pezzi più stupefacenti ci sono di sicuro gli orecchini con diamanti e perle dei Mari del Sud indossati ai BAFTA del 2019.
Le tiare della principessa
Scorrendo le fotografie che ritraggono Diana la vediamo quasi sempre con due tiare. Quella con cui si è sposata il 29 luglio del 1981 è la Spencer Tiara, il diadema appartenente alla sua famiglia da secoli a cui è tornata stabilmente dopo la sua morte. La tiara è stata resa celebre da Lady Diana ma è stata indossata nel giorno delle loro nozze anche dalle sue sorelle Sarah e Jane oltre che da Victoria Lockwood, prima moglie del fratello Charles. Dopo 25 anni di oscurità (l’ultimo avvistamento risale al 1993 ed era sul capo di Diana), la Spencer tiara è rispuntata fuori nel 2018, a un matrimonio ovviamente, quello della nipote Celia McCorquodale, figlia di Sarah.