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L’arte del perdono: tutti siamo capaci di perdonare?

Il perdono esiste. O meglio tutti sappiamo che esiste. E’ impegnativo e difficile, ma forse, a volte, smettere di provare del risentimento verso qualcuno è proprio ciò che ci serve per avanti ed essere pienamente felici.

Wikipedia definisce il perdono come la cessazione del risentimento che proviamo nei confronti di una persona.

In pratica si tratta di rinunciare alle punizioni o alle vendette nei riguardi di chi ha sbagliato con noi. Certo quando qualcuno a cui teniamo molto ci ferisce, è difficile superare ciò che ci ha fatto. Vorremmo fargliela pagare o comunque fargli provare quello che abbiamo provato noi.

Teniamo bene a mente, però, che l’odio e la vendetta non portano mai a nulla di buono.

Allora qual è il primo passo da fare?

Bene, bisogna capire perché quella persona si è comportata in quel modo. Proviamo a metterci nei suoi panni, guardiamo le cose secondo il suo punto di vista. Potremmo scoprire qualcosa di davvero inaspettato. E no non siamo perfetti. Potremmo aver sbagliato anche noie in quel caso: scendiamo dal piedistallo e mettiamo l’orgoglio da parte. Perdonare non equivale a perdere, umiliarsi o mettersi in una posizione di inferiorità rispetto all’altro. Perdonare molto spesso significa: essere migliori.

Perdona solo chi ama?

Si. Il perdono è un gesto d’amore verso sé stessi e verso l’altro. Se non provi un certo amore non puoi perdonare. E non si parla di un amore carnale e passionale, ma anche un amore fraterno, materno o semplicemente un amore per sé stessi. Diciamocelo chiaramente se un torto ci viene fatto da uno sconosciuto non ci interessa molto. Ci sentiamo tradite, abbandonate o rifiutate solo se abbiamo un certo tipo di rapporto con l’altra persona.

Attenzione però: perdonare non significare dimenticare o riconciliarsi.

Non si dimentica un torto subito o il dolore provato. Si elabora e lo si trasforma in modo che possa diventare un punto di forza. Chi perdona non prova più dolore per la ferita subita.

Si possono perdonare bugie e tradimenti del proprio partner, ad esempio, ma al tempo stesso decidere di non proseguire la vita insieme a lui, senza alcuna riconciliazione.

Ciò che conta è solo la consapevolezza che il perdono porta con sé.

Come si perdona?

Non c’è alcun libretto delle istruzioni. Tutto nasce da sé. Certo non è semplice perdonare qualcuno. Prima ci saranno momenti di rabbia e delusione poi delusione e rabbia. Questi passaggi saranno dolorosi ma inevitabili. Reprimere certi sentimenti fa male. Il cambiamento, infatti, inizia nel momento in cui riusciamo ad esprimere ciò che proviamo. Ed è lì la rinascita.

Perdonare è una sorta di scommessa, sulla persona, sulla relazione e su noi stessi. E’ un gesto di coraggio e di fiducia. Un segno di crescita, consapevolezza e d’amore. Significa che si è finalmente giunti al punto in cui amarsi è più importante di tutto il resto.

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