Pesa più una fetta di pizza o una fetta di anguria? A livello psicologico, non fisico, intendiamoci. Perché a volte sentiamo l’irrefrenabile desiderio di qualcosa ma optiamo per una seconda scelta. E cerchiamo di convincerci che sia la soluzione più salutare, sana, giusta per noi, mentre cervello e stomaco si alleano ululando “ma io volevo la pizza”. Proviamo a rispettare un equilibrio alimentare onesto e fatto si misura ma cediamo inevitabilmente al bicchiere di vino, ai taralli, al gelato consolatorio. La chiave è che il cibo che mangiamo influenza il benessere psicologico. Addio diete di moda, diete restrittive, diete impossibili: non vincerete mai. L’asse intestino-cervello è studiato da tempo e l’ultima ricerca del Nestlé Research in partnership con l’Imperial College di Londra conferma N volte quanto abbiamo sempre segretamente intuito: quello che scegliamo di mangiare è direttamente influenzato dal nostro mood mentale.
La denominazione specifica che li raccoglie è mood food, cibi dell’umore. Crunchy, dolci o salati, morbidissimi o straight outta congelatore, sono tutti quegli alimenti in grado di modificare l’umore in una giornata storta, e risollevare l’atmosfera semplicemente consumandoli perché agiscono sul benessere psicofisico. La primavera 2020 è una foto perfetta: la spesa in era Covid, gli acquisti alimentari del lockdown, i cibi più preparati in lunghe sessioni casalinghe, sono stati di gran lunga i più comuni e appassionanti, confortevoli ad ampio spettro. Certezze nella dispensa, quando fuori dominava il contrario. “In questo particolare periodo storico, gli alimenti hanno pesato molto sulla bilancia della nostra psiche oltre che su quella del nostro fisico. Il confinamento, infatti, ha determinato un’importante modifica delle abitudini sociali e di vita che hanno avuto, a loro volta, un’inevitabile ripercussione sull’alimentazione di ciascuno di noi” commenta Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista dell’Università Campus Biomedico di Roma. “Più che mai si è potuto osservare come l’umore possa incidere sul comportamento alimentare, ma le ripercussioni umorali e comportamentali non sono necessariamente uguali per tutti gli individui”. I mood food, quindi, descrivono anche un tipo di alimentazione che si tende a preferire quando si ha un certo tipo di predisposizione umorale.