Qui ed ora

Ghedini? No, grazie

La notizia circola in ambienti interessati ed ha avuto parziale conferma nell’intervista a Paolo Romani andata in onda su La7.

Con il più orrido rito di politica politicante, senza valori e senza morale tesa solo alla difesa del potere, ci sarebbe un accordo per mandare alla Consulta Violante e Ghedini.

L’ipotesi Ghedini è pura oscenità e non ci sono accordi di sopravvivenza politica che la giustifichino. La prassi, e non la legge, richiede che le nomine politiche alla Consulta tengano conto di maggioranza ed opposizione. Ciò non significa che ognuno possa fare ciò che vuole. 

Ghedini? E’ un personaggio compromesso, difensore di Berlusconi, è suo diritto ma ciò ne fa uomo di parte, l’uomo che ha diretto la protesta contro la Procura di Milano organizzando una manifestazione contro i giudici sulle scale del tribunale di Milano, non può, ripeto non può sedere nell’organo di garanzia costituzionale.

La destra ha altri nomi decenti e meno compromessi. La nomina di Ghedini è una schiaffo agli italiani. Significa che, ancora oggi, Berlusconi può fare ciò che gli aggrada e il PD, in nome di precari equilibri, accetta ignominiosi ricatti. Non c’è niente che giustifichi la nomina di Ghedini alla Consulta.

ove sono i renziani doc, i fan imperterriti di Matteo ma anche chi gli fa opposizione?

I deputati del PD ci pensino bene al momento del voto. Sappiano che hanno contro tutta la base del partito. Spero che i vari comitati regionali e provinciali trovino il coraggio di fare le loro critiche: in queste circostanze si misura la capacità politica e l’indipendenza di una persona. Invito i circoli del PD a far arrivare a Roma la voce della loro protesta.

Non si può fare indigestione di rospi. Ripeto: la destra trovi un’alternativa a Ghedini.

Dovrebbero capirlo anche loro. La Consulta è il massimo organo di garanzia costituzionale. La sua composizione non può essere oggetto di meschine trattative di potere.

Potrebbe piacerti...