Quando manca poco più di un mese al ritorno a scuola, i genitori sono allarmati. Ciò che preoccupa è l’orario delle lezioni, che – a causa del coronavirus – subirà uno stravolgimento. L’obiettivo è garantire le 40 ore settimanali, ma il normale orario 8:30-16:30 diventerà una rarità. Per evitare gli assembramenti, infatti, ingressi e uscite saranno scaglionati. Inoltre potrebbe essere necessario far lezione anche il sabato. Ogni scuola deciderà in base alle necessità e agli spazi a disposizione.
Le lezioni di pomeriggio si ridurrebbero. Un problema non certo di poco conto per tutte quelle famiglie con i genitori che lavorano che scelgono il tempo pieno per necessità. Ad esempio, come riporta Il Messaggero, se si decidesse di aprire gli istituti il sabato mattina, le 8 ore di presenza per 5 giorni a settimana diventerebbero 6 ore e mezzo al giorno per 6 giorni. I bambini uscirebbero quindi alle 15. Se l’ingresso venisse anticipato alle 7:30, invece, gli scolari uscirebbero alle 14.
Ma esiste anche il problema opposto. Potrebbe capitare di dover uscire da scuola dopo le 17. Se si entrasse alle 9, infatti, l’orario di fine lezione slitterebbe di parecchio e in quel caso si ridurrebbe il tempo a casa per i compiti e per le attività extra-scolastiche.
C’è poi la questione dei più piccoli. Se alle superiori, infatti, l’ingresso scaglionato non dovrebbe causare grossi problemi, non è così per le elementari, dove i bimbi vanno accompagnati a scuola. Nel caso di figli con età diversa, poi, potrebbero esserci orari di ingresso e uscita diversi per ognuno. Tanti nodi da sciogliere, insomma. Spetterà ad ogni istituto, in base allo spazio delle aule e alle varie necessità, stabilire i nuovi orari, con le lezioni che potrebbero durare 40-45 minuti, al posto dei 55-60 tradizionali.