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Infantino e Gravina vanno da Giuseppe Conte: “Riaprire gli stadi, ma priorità è la salute”

La piena ripartenza del calcio al tempo della pandemia, anche alla luce del cosiddetto piano Marshall di sostegno economico della Fifa alle federazioni nazionali, nello specifico scenario italiano e in quello continentale, ribadendo che la salute è la priorità assoluta, ma affrontando anche il tema dei protocolli di sicurezza e dell’accesso del pubblico agli stadi. Ecco i temi al centro dell’incontro tra il presidente del consiglio Giuseppe Conte e i numeri uno di Fifa e Federcalcio, Gianni Infantino (alla prima missione internazionale dopo il lockdown) e Gabriele Gravina, ricevuti a Palazzo Chigi.

“E’ stato un grande onore e piacere incontrare il premier Conte insieme al presidente Gravina nel mio primo viaggio ufficiale post Covid. Mi sembrava giusto, dopo tutto quello che ha sofferto l’Italia, il mio Paese, iniziare i miei nuovi viaggi da qui, in un Paese colpito molto duramente dal Covid e che ha anche saputo reagire con determinazione e forza – ha spiegato il numero uno della confederazione calcistica mondiale in una conferenza stampa convocata nella sede della Figc -. Ho sofferto per la situazione dell’Italia e venendo qui ho voluto lanciare un messaggio: la Fifa è presente, il mondo sta con l’Italia e guarda all’Italia per come ha reagito, come Paese e come movimento calcistico. Un grande merito va a Gabriele Gravina e a tutto il movimento: non era facile”. Infantino poi prova a guardare avanti. “Il calcio senza tifosi non è la stessa cosa, siamo tutti d’accordo, ma la salute è più importante – aggiunge il presidente Fifa -. Bisognerà lavorare, bisognerà vedere cosa succede adesso, in questo periodo in cui si torna a vivere in contatto con la gente. È chiaro che la riapertura e il riportare i tifosi e la gioia nel calcio sia l’obiettivo ma senza fissare termini e pressioni, bensì lavorando con serietà per il ritorno alla normalità”.

Chiaramente servirà del tempo alla luce di quelle che sono state le pesanti ripercussioni della pandemia. “Uno dei problemi è che ancora non si sa quando si tornerà alla normalità, non si capisce quando potranno finire e quale altro impatto avranno i partner del nostro mondo – sottolinea Infantino -. Bisogna riflettere sul futuro, abbiamo dal 2024 un’opportunità sul calendario internazionale. Da tutto questo se ne esce soltanto uniti: Fifa, Uefa, federazioni nazionali e club. Dobbiamo trovare soluzioni congiunte. Come Fifa abbiamo stabilito un programma di aiuti da 1,5 miliardi di dollari, ma se servirà altro faremo di più. Non solo sussidi ma anche regolamenti sui trasferimenti. La preoccupazione di Agnelli? Lui ha parlato a nome dell’Eca e naturalmente i 4 miliardi previsti di perdita per i club europei ci preoccupano. Come Fifa la perdita complessiva dovrebbe aggirarsi attorno ai 6-7 miliardi e dovremo capire come affrontare il problema”.

Il dirigente dell’organo di governo del calcio dedica anche un pensiero a Nicolò Zaniolo, dopo il nuovo infortunio al legamento crociato. “Un abbraccio a Nicolò Zaniolo per il suo infortunio, tornerà sicuramente più forte di prima. Quando ci sono infortuni del genere ci si pongono domande se è giusto o no giocare. Penso che dobbiamo imparare dalle situazioni, anche per quanto riguarda il formato e come ridurre il numero di partite in generale dando possibilità di recupero. Serve una discussione generale tra federazioni e confederazioni. Solo in Europa si è giocato, negli altri continenti non si è giocato. Bisogna riflettere solo su questo”, il pensiero di Infantino che, noto tifoso interista, rispondendo a una domanda di un cronista si è anche concesso una battuta: “Chi preferisco tra Conte Giuseppe e Conte Antonio? Li prendo tutti e due, spero che vincano entrambi”.

Anche il presidente della Federcalcio italiana tira le somme dopo il vertice con il capo del governo. “L’incontro con il premier Conte è stato molto positivo, importante, costruttivo, ad ampio raggio. Non c’è stato un argomento specifico, si è parlato di tutto, dalla politica internazionale a ciò che il calcio è in grado di poter trasmettere in questo momento difficile”, ha dichiarato Gabriele Gravina, che nel ringraziare Infantino per aver scelto l’Italia per la prima visita ufficiale post Covid ha spiegato la linea del calcio italiano sui due temi principali per la partenza della nuova stagione: la riapertura degli stadi e l’allentamento del protocollo. “Il Governo ha delle priorità – le parole del numero 1 della Figc – In questo momento il nostro Paese deve dare certezza sul futuro, dunque ai giovani e alla scuola. La nostra proposta è per una riapertura graduale degli stadi, ma ora parte la scuola e mi sembra rispettoso accettare questa impostazione del Governo. Poi verificheremo quello che succede”.“Per tamponi servono stesse regole europee”

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