“Scriverò il tuo nome in maiuscolo
Fino a che non sia grande come te
Sai mi fa confondere questo averti qui
Io quasi colpevole di poterti dire che
Tu esisti dentro me”
Quanti di voi, miei cari lettori, almeno una volta avete cantato questa canzone nella vostra mente? Sicuramente, qualcuno leggendo solo la parola “scriverò” avrà canticchiato questa strofa senza pensarci neppure. Ebbene, adesso voi vi chiederete, cosa voglio raccontarvi con questa strofa, della canzone il Tuo nome in maiuscolo, di Laura Pausini, contenuta nel suo album “Resta In Ascolto” del 2004. Bene, più che raccontarvi, oggi, vorrei farvi riflettere su delle cose che ormai appaiono quasi scontate. Come, i sorrisi inaspettati. Le piccole attenzioni. A tutto quello che fa la differenza. A tutto quello d’inaspettato perché se non te lo aspetti vale doppio. E dunque, a far caso a chi sa sorprendervi, perché potrebbe migliorarvi la vita.
Forse troppe volte diamo tutto per scontato. Questo perché crescendo ci abituiamo a tutto ciò che ci circonda. Eppure, ho imparato che lo stesso concetto, varia l’effetto in chi lo ascolta in base alle parole che usi e al modo che adotti per esprimerlo. Ho imparato che vanno bene le nostre guerre interiori, ma non dobbiamo dimenticare che esistono anche quelle degli altri. Imparare ad essere amabili, è l’unico modo per essere amati.
Bisognerebbe ricordarsi che la cura, se davvero ne esiste una, sono le persone. Non dimenticarci di loro. Delle loro mani. Dei loro guai. Delle loro storie piccole ma grandiose. Non precluderci niente solo perché potrebbe distruggerci. Non sparire, Restare e godersi lo spettacolo. Restare coraggiosi. Restare dolci. Testa alta, cuore in mano.. Okay, stabiliamolo subito: nessuno è esente dalle delusioni. Non è esente Chris Hemsworth (nella vita l’avrà preso almeno un due di picche da qualcuna che ora si mangia i gomiti?), non è esente Irina Shayk (e lo abbiamo visto). Che sia in amore, sul lavoro, nella vita di tutti i giorni capita di collezionare una sfilza di delusioni.
Come se ne esce con le ossa intere? Come si vince la delusione? Come è possibile non soffrire di delusioni? Proviamo a mettere insieme dei consigli non convenzionali per affrontare meglio le difficoltà della vita.
Intanto,cos’è la delusione? “Beato chi non si aspetta nulla, perché non resterà mai deluso” diceva il poeta Alexander Pope. L’uomo è un animale sociale. Come tutti vive di idee, aspettative, prospettive, sentimenti e quant’altro. Quando i suoi desideri, ma anche solamente degli obiettivi che si è prefissato a breve, medio e lungo termine, non si realizzano, scatta la delusione che può essere più o meno bruciante a seconda di come viene vissuta, delle aspettative a monte, e sicuramente in proporzione al carattere del soggetto.
Spesso l’aspettativa iniziale non trova riscontro nella realtà, proprio perché non è basata su dati reali e si trasforma in delusione. Come quando ci si fa un’idea esagerata di una persona che ci piace, e poi quando si scopre che è completamente diversa gli si dice che è “cambiata”. In realtà non è mai stata quello che pensiamo. Per evitare di rimanere delusi, è fondamentale adottare un approccio iniziale differente, che punti ad evitare che si crei un’aspettativa esagerata. Lo si può fare mantenendo sempre il contatto con la realtà, coltivando aspettative realistiche. Per questo è fondamentale conoscere bene se stessi. Nessuno penserà che tu sia un fallito se non lo credi tu per primo. Per quanto una delusione possa essere inaspettata, dovrebbe comunque darci l’opportunità di riflettere sugli errori commessi.
è vero che le delusioni possono arrivare da qualsiasi lato della vita, è altrettanto vero che sono le delusioni d’amore a segnarci di più.
Quando finisce una storia d’amore spesso siamo costretti a raccogliere i cocci della nostra delusione. Perché in un rapporto a due si investe sempre qualcosa, grande o piccolo che sia. Se l’amore non è all’acqua di rose la delusione della sua fine sarà alta. E se nel lavoro e negli altri campi le aspettative si possono gestire, in amore questo è difficile. Perché i sentimenti del cuore sono difficili da gestire, da limitare. Se una relazione ci prende in maniera forte, tanto più grande sarà la nostra delusione quando e se questa dovesse finire. Che fare allora? Prendersi una pausa di riflessione, cercare di impegnarci in altri e alti interessi per distogliere la mente mentre il cuore è impegnato a cucire le proprie ferite. E poi aspettare una nuova chance che non deve per forza essere immediata. Una troppo breve distanza tra una storia ed un’altra può inoltre significare portarsi appresso alcuni “residui” della storia appena finita. “È quando le aspettative sono ridotte a zero che si apprezza veramente ciò che si ha” diceva Stephen Hawking. Oppure, come diceva il grande pugile Muhammad Ali: “Solo chi cade può rialzarsi”.
O come direbbe mia nonna, miei cari lettori: “Nei periodi difficili vai avanti a piccoli passi. Fai ciò che devi fare , ma poco alla volta. Non pensare al futuro, nemmeno a quello che potrebbe accadere domani. Lava i piatti. Togli la polvere. Scrivi una lettera. Fai una minestra. Vedi? Stai andando avanti passo dopo passo. Fai un passo e fermati. Riposati. Fatti i complimenti. Fai un altro passo. Poi un altro. Non te ne accorgerai, ma i tuoi passi diventeranno sempre più grandi, E verrà il tempo in cui potrrai pensare al futuro senza troppe paranoie”.
Dunque, miei cari, il segreto sta nel ripartire. Ripartire senza dimenticare i dettagli. Metterli a fuoco, concentrarsi, dare loro tutta l’attenzione che serve. E’ per i dettagli che siamo arrivati fino a qui. Hanno fatto da cuscino, hanno ammortizzato la paura. Ripartite e ricordatevi chi c’è stato, chi è rimasto accanto seppur a distanza, di chi si è preoccupato, di chi ci ha badato. Si riparte e inevitabilmente il cuore trema un po’. C’è la paura, c’è la forza, c’è la fiducia. Ripartire senza sciocchezze, senza stupidaggini, senza il pensiero di essere invincibili: la vera forza sta nel saper misurare i limiti senza oltrepassarli. Ripartire con consapevolezza. Per te per l’altro e per tutti. Può venire fuori qualcosa di bellissimo, dipende solo da noi.