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Napoli-Genoa 6-0: pioggia di gol al San Paolo

Azzurro come il cielo e il mare di Napoli. Questo è il colore delle maglie della squadra partenopea, questa è la tinta, la cromatura che maggiormente si confà a tutta una città. E come poteva essere interpretata in maniera diversa la cultura popolare e l’orgoglio di sentirsi napoletani. E qui,in questo angolo di mondo in cui l’allegria e l’ottimismo si contrappongono allo sconforto e al pessimismo, si vive tra mille problemi in un quotidiano non sempre facile da vivere. Ma per fortuna che arrivava la domenica, si poteva andare allo stadio San Paolo a godere del gioco del calcio, ad appassionarsi alla propria squadra, ad amare i propri beniamini, tra uno sventolio di colori azzurri che sono cielo e mare di Napoli, che sono canto, poesia, cuore.

In questa seconda giornata di campionato il Napoli  torna in un silenzioso San Paolo,  il suono più rumoroso erano gli squilli del fischietto dell’arbitro e le urla di giocatori e allenatori. Ciò nonostante la squadra di Gattuso vince e convince.  La formula spregiudicata scelta dall’allenatore con quattro punte regala spettacolo e una goleada al Genoa.  “Riuscire a sviluppare il gioco con il 4-2-3-1 non e’ facile. Provavamo a trovare posizione, non mi e’ piaciuto nemmeno il palleggio. C’e’ stato poco movimento coi terzini, non parlo solo della fase di non possesso. ” Ha così commentato il tecnico azzurro la prestazione della sua squadra nonostante il primo successo al San Paolo. Sei gol e tanti applausi, con un ritrovato Lozano, autore di una doppietta, e i gol di ZielinskiMertensElmas e Politano.

Il vantaggio arriva con una soluzione ormai diventata marchio di fabbrica azzurra: Mertens dalla sinistra si traveste da InsigneLozano sbuca sul secondo palo alla Callejon e deposita in rete, facendo esultare i mille tifosi al San Paolo che hanno sfidato la bomba d’acqua caduta sulla città. Osimhen non è fortunato in un paio di occasioni da fuori, Lozano invece spreca la più ghiotta occasione per il raddoppio. Il Genoa resiste con ordine e prova a pungere aggrappandosi alla verve di Pjaca, ma è Lerager a fallire in maniera clamorosa il pareggio. L’infortunio di Insigne (problema muscolare) frena un po’ l’entusiasmo del Napoli, che con Elmas a sinistra ne guadagna in equilibrio ma fa più fatica a pungere come nella prima parte.

Dunque,  il messaggio migliore da mandare alla Juve a una settimana dalla supersfida di Torino di domenica prossima, anche se probabilmente nelle partite più difficili Gattuso avrà bisogno di più equilibrio, magari con un centrocampista in più e un uomo offensivo in meno. La duttilità e la possibilità di cambiare, comunque, potrebbero rivelarsi le armi migliori del Napoli per questa stagione, in cui Koulibaly farà parte ancora del gruppo come ha annunciato Giuntoli.  Il mister nel post partita ha fatto riferimento anche alla partita tanto attesa. “Juve-Napoli e la sfida con Pirlo? Mi aspetto Juventus-Napoli, sono ancora giovane, mi auguro di farne ancora un centinaio contro di sfide così. Suona strano perché’ 8 anni fa eravamo in campo. Da Barcellona gli dissi che erano cavoli suoi, dobbiamo dimostrare di essere bravi ed avere grande conoscenza”.

Risultato dolce amaro con le notizie più brutte della serata arrivano dall’infortunio di Insigne (problema muscolare) e dal fastidio alla schiena di Manolas  che lo ha costretto a uscire alla fine del primo tempo.

 

 

 

 

 

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