Nella valutazione degli interventi sul Recovery fund “vorrei auspicare il massimo coinvolgimento di tutti i mondi che operano nel mondo della salute”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione in commissione Igiene e Sanità del Senato. Oltre al Parlamento e alle Regioni, ha spiegato Speranza, “serve un coinvolgimento più ampio possibile con chi opera e lavora nel settore, gli ordini professionali, i sindacati, le imprese, le rappresentanze”. Le indicazioni della ‘cabina di regia’ sul Recovery sono “un primo segnale moto rilevante che dimostra la volontà delle istituzioni del Paese di investire in modo prioritario nella salute. Nelle linee guida ci sono le mission, una è intitolata ‘salute’ e noi dentro quella cornice dovremo decidere il nostro piano di investimento”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione in commissione Igiene e Sanità del Senato. Le Linee guida generali del Recovery Fund segnalano l’importanza della politica green e “la ricostruzione della rete italiana si può fare anche in una logica green. Una svolta che deve seguire anche l’attenzione nei confronti di una politica della salute unica uomo-ambiente”: lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della sua audizione in commissione Sanità del Senato.
Speranza, casa diventi primo luogo di cura – “Piano integrato per la sanità in 5 punti: non un piano di emergenza ma di rilancio, partendo dal territorio e dalla sanità di prossimità. Vorrei che la casa diventasse il primo luogo per l’assistenza domiciliare agli anziani” e che la “casa fosse il primo luogo di cura”. Lo da detto il ministro della salute Roberto Speranza nel corso della audizione in commissione Sanità al Senato. “Dobbiamo seguire questa idea di fondo: negli ospedali le situazioni gravi e la cura e l’assistenza domiciliare sul territorio con una sanità circolare e con strutture ospedaliere che ruotano attorno al paziente”.