La rivista “Evolutionary Bioinformatics” ha pubblicato uno studio condotto da ricercatori dell’Università dell’Illinois (Stati Uniti). Nel corso di questa ricerca è stato monitorato il tasso di mutazione nel proteoma del virus Covid-19, dimostrando un continuo adattamento all’ambiente ospite: “Questa è una cattiva notizia. Il virus sta cambiando e cambiando, ma sta tenendo per sé le cose che sono più utili o interessanti“, ha spiegato Gustavo Caetano-Anolles, autore principale dello studio e professore di bioinformatica presso il Department of Food Science and Human Nutrition.
Ecco come muta il coronavirus
Tre Tomaszewski, un altro degli autori dello studio, ha precisato: “Nello sviluppo di un vaccino, ad esempio, è necessario sapere a cosa si attaccano gli anticorpi. Nuove mutazioni potrebbero cambiare tutto, compreso il modo in cui le proteine ??sono costruite, la loro forma. Un bersaglio di anticorpi potrebbe passare dalla superficie di una proteina all’essere ripiegata al suo interno, senza poter essere raggiunta. Sapere quali proteine ??e strutture si stanno attaccando insieme fornirà informazioni importanti per i vaccini e altre terapie“.