LA SACRALITA’ DI OGNISANTI E LA MEMORIA DEI DEFUNTI MEGLIO DI HALLOWEEN,DELLE ZUCCHE DI IMPORTAZIONE,MONUMENTO ALL’IMBECILLITA’ E AL CONSUMISMO.

Halloween non è altro che una festa di Ognissanti “laica”: infatti i protestanti non hanno il culto dei santi e dei defunti, ma, dopo la Riforma di Lutero, hanno voluto mantenere una occasione di festa. Eppure anche in questi giorni di sofferenze e morti, lo stonato battage per halloween, il suo merchandising dilagante, è in contrasto con ragione e fede,con i santi e con i defunti che ricordiamo. A volte abbiamo ascoltato la frase.”grazie a Dio sono ateo”,oggi potremmo dire ad alta voce.”sono contro questa carnevalate,meglio i santi e i nostri cari delle zucche d’importazione!”.I cattolici dovrebbero, insomma, piantarla di truccare i loro bambini da demonietti, da scheletrucci, da streghine e da fantasmelli.

Halloween o Ognissanti? Puntualmente, come ogni anno, nelle ultime settimane è tornata la contrapposizione tra chi difende l’una o l’altra festa. C’è chi attacca Halloween e ritiene la festa di importazione straniera e lontana dalle nostre tradizioni; chi, d’altra parte, sostiene che nell’era della globalizzazione sia più che normale aggiungere al nostro calendario una occasione di festeggiare appartenente ad una cultura diversa.Halloween è una tradizione dei paesi del nord europa che si basa soprattutto sull’economia e il divertimento ma non certo sul sentimento religioso. L’esperienza della santità , il ricodo di tutti i santi, si
esprime, per i credenti, nell’amore ricevuto e scambiato: siamo chiamati tutti a vivere così, la verità di noi stessi si esprime quando ci mettiamo in gioco. Da soli si è più portati a rinunciare, ma insieme il cammino è più facile e possiamo superare le difficoltà. Ha ragione Mimmo Muolo che scrive su Avvenire:”La triste campagna pubblicitaria delle zucche vuote (che rischia di svuotare anche le teste dei meno avveduti) stride con tutto questo perché alla fine è Halloween tutti i giorni laddove la vita viene negata dai “mostri” che trasportano carne umana in mare, che chiudono cuori e porti agli altri, che lasciano i vecchi a morire da soli, che proclamano falsi diritti in base ai quali si può uccidere perfino nel seno materno, che vendono armi e sobillano guerre, che affamano interi popoli con operazioni finanziarie spregiudicate, che attentano alla «casa comune » con l’inquinamento e ammazzano in nome di Dio, come è purtroppo avvenuto ancora proprio in queste ore.”

Altro che dolcetto o scherzetto,oltre la stessa Pandemia,nulla vieta di essere allegri e di ritrovarsi, Covid-19 permettendo, ma per celebrare la “Luce” che libera, non certo la tenebra che inghiotte. Sembra invece che l’importante sia festeggiare “il macabro”, a tutti i costi, anche se in tono minore. Per i credenti la prospettiva che i primi due giorni di novembre ci consegnano:festa di tutti i santi e ricordo dei defunti. la vita senza fine nella luce e nel calore dell’amore di Dio. La vita oltre la morte, oltre il mistero della sofferenza.Non è retorica dire che in questi giorni, fortemente segnati dal passaggio del virus, mentre negli ospedali saturi di malati sofferenti, medici e infermieri affrontano turni estenuanti per cercare ad ogni costo di salvare vite, c’è bisogno di trovare conforto, ascolto e solidarietà.L’amore oltre i mostri e le zucche vuote! Riscoprire la sacralità europea di Ognisanti  e memoria dei nostri defunti,contro il consumismo di Halloween. Ecco è anche una questione di identità!

 

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