Economia e Welfare

Domus Academy: che cosa vuol dire lavorare nel lusso

Il lusso è da sempre un settore con un forte appeal per gli appassionati di moda e creatività. Un comparto non scevro da crisi (ha subito forti contraccolpi a causa della pandemia, con fatturati che sono calati fino al 30%) e che solo recentemente si aperto al digitale puntando soprattutto alle esperienze d’acquisto personalizzate. Secondo l’ultimo osservatorio Altagamma 2019 Worldwide Market Monitor, i settori merceologici più in crescita nel 2019 sono scarpe e gioielli (+12%) seguito dal mercato del second hand, salito a 26 miliardi di euro (+16%). A trainare la crescita del settore è la Cina, sia come mercato (+30%) che come nazionalità di clienti (35% del totale).

Le aziende del comparto sono sempre alla ricerca di figure professionali specializzate, che sappiano intercettare le nuove potenzialità del digitale e soprattutto capire i bisogni di una clientela esigente. Per questo il Master in Luxury Brand Management della Domus Academy, secondo VanityFair, è sempre richiestissimo da giovani laureati e non, che vogliono diventare «ready job» in questo settore per diventare i manager di domani dei marchi del lusso. Ne parliamo con Nayla Ghazzaoui, Programme Leader del corso di Fashion Management ed ex studentessa del Master.

Come si struttura il corso?
«Il corso, della durata di un anno, prepara gli studenti a gestire il delicato equilibrio tra creatività e business per i marchi di lusso. Gli studenti imparano a sviluppare valori, messaggi, customer experience e concept adatti al brand e al target di riferimento. Una grande parte della ricerca durante il corso è quella dell’identificazione dei clienti. Questo si fa con i workshop in collaborazione con le aziende di settore e agenzie, e successivamente anche nella parte teorica con le lecture dei professionisti del settore».

Quali sono le professioni a cui prepara il corso?
«A parte i classici management, marketing e pr, il corso è fortemente orientato alla parte digital, che adesso è una delle componenti più richieste sul mercato. Il mercato del luxury infatti ha capito che una campagna di vendita non può prescindere dall’e-commerce, indirizzando le campagne vendite sui social attraverso il digital marketing. Una delle priorità del corso è quello di lavorare molto sulla strategia multicanale».

C’è qualche professione emergente?
«Si, sicuramente il Client Experience Manager è una di queste. Nasce dalla necessità dei brand del lusso di costruire relazioni emotive, capire il cliente e farlo sentire parte del marchio. Una svolta epocale rispetto al passato, dove il compito del brand era solo quello di fornire un prodotto che si vendeva da solo. Il mercato è molto cambiato, non basta più l’advertising sulla rivista. Bisogna creare una continuità di intenti che parte da strategie innovative».

Ci può parlare dei workshop del Master?
«Durante tutto l’anno accademico il Master sviluppa workshop in collaborazione con leader di settore: Ferragamo, Bulgari, 10 Corso Como, Antonia e altri. Gli studenti si dividono in gruppi, imparando ad essere collaborativi e a lavorare con persone di nazionalità diverse. La presenza massiccia di studenti stranieri è, infatti, un altro valore aggiunto, dato che la forza lavoro di questi marchi è molto internazionale, e spesso di lavora in inglese. Può capitare poi che le aziende implementino le idee sviluppate dagli studenti nei loro progetti, riconoscendo ovviamente il lavoro svolto attraverso stage e collaborazioni»

Quali sono le skill maggiormente richieste dal mercato luxury?
«Management, creatività, strategia, comunicazione. In particolare l’esigenza è quella di capire i nuovi trend del mercato, che si evolve continuamente».

La percentuale di occupati dopo il master qual è?
«Per i corsi in generale registriamo il 95% di occupati ad un anno dal diploma, una percentuale per il corso di luxury è addirittura superiore. Capita poi che gli studenti lanciano le proprie start up. Ad esempio Alberto Negro, ex studente, ha lanciato due start up, tra cui Five Style, che fa consulenza legate al mondo del digital. Io stessa ho creato una mia azienda che si occupa di arredamento vintage».

Da ex studentessa quali consigli vorresti dare ai nuovi corsisti?
«Il master è un’opportunità imperdibile per rafforzare competenze e network. E’ importante cogliere al volo le opportunità del corso, visto l’altissimo numero di professionisti del settore che è possibile conoscere e dalle quali è impossibile imparare tanto. È importante cogliere tutte le sfumature, dare il massimo, visto che incontri dei professionisti che non avresti mai l’opportunità di incontrare. Il Master è un’esperienza di studio e ispirazione, per capire cosa si vuole fare davvero».

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