Tiémoué Bakayoko si è preso il Napoli in meno di un mese. Ventidue giorni, per la precisione: dal 17 ottobre, giorno dell’esordio con l’Atalanta, all’8 novembre, una domenica fa, data della trasferta di Bologna. Davvero un lampo, non c’è che dire; e fatti alla mano verrebbe da dire che Gattuso sapeva bene il fatto suo puntando forte sul gigante di Parigi. E sia chiaro: Baka non è soltanto gigantesco per le misure, una montagna di muscoli distribuiti su 189 centimetri, ma lo è anche per la capacità di occupare lo spazio in campo, nel centrocampo di una squadra che con lui gira in un modo, con le spalle più coperte, e senza in un altro.
Non giocava da oltre sette mesi quando fu acquistato, dalla chiusura anticipata della Ligue 1 causa pandemia, ma sin dalla prima ha corso a ritmi talmente elevati da risultare il giocatore del Napoli che in media colleziona più chilometri a partita: 2,6. In un solo concetto? Ha convinto tutti, club compreso: tant’è che per interposta persona sono già cominciati i primi discorsi con il Chelsea per definire i margini di una trattativa d’acquisto. Sì, perché attualmente è in prestito. Secco: un vero affare.