Costruire un’Unione Europea della salute per proteggere i cittadini garantendo un’assistenza di alta qualità in tempi di crisi e attrezzando l’Unione e i suoi Stati membri al fine di prevenire e gestire le emergenze sanitarie che colpiscono l’Europa.
L’iniziativa, annunciata dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, è la risposta ad una carenza che si è manifestata clamorosamente in occasione di Covid-19: in assenza di un coordinamento continentale, ogni Paese dell’Unione procede per conto proprio nel tentativo di arginare il fenomeno. Per quanto riguarda l’Italia, il fatto di essere confinante con Paesi altamente contagiati ha indubbiamente aggravato le conseguenze della fase due della pandemia. Il maggiore coordinamento a livello dell’UE è necessario anche in vista di emergenze sanitarie future.
Le proposte UE sono incentrate sulla riforma del quadro normativo esistente relativo alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, come pure sul rafforzamento del ruolo delle principali agenzie comunitarie, ossia del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA), nella preparazione e nella risposta alle crisi.
Il nuovo regolamento permetterà di rafforzare la preparazione degli Stati membri, adottando piani a livello nazionale, congiuntamente a quadri completi e trasparenti per la comunicazione di informazioni e di controlli (ad esempio, disponibilità di posti letto negli ospedali, disponibilità di posti per cure specializzate e terapia intensiva, quantità di personale medico qualificato, ecc.).
Ciò permetterà, tra l’altro, lo sviluppo, lo stoccaggio e l’approvvigionamento dei prodotti di rilevanza per la crisi. Inoltre: capacità di mobilitare e inviare una task force sanitaria per coadiuvare la risposta locale negli Stati membri; istituzione di una rete di laboratori di riferimento; monitoraggio e mitigazione del rischio di carenze di medicinali e dispositivi medici essenziali; consulenza scientifica sui medicinali potenzialmente in grado di curare, prevenire o diagnosticare le malattie all’origine delle crisi; coordinamento degli studi per monitorare l’efficacia e la sicurezza dei vaccini.